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sabato 16 febbraio 2008

Lotta al mattone selvaggio

Penisola Sorrentina - Ventinove cantieri edili scoperti senza autorizzazione, quattromila metri quadri di manufatti sottoposti a sequestro e quarantaquattro persone denunciate per abusivismo edilizio. È il bilancio del blitz contro «mattone selvaggio» eseguito dai carabinieri sul territorio che va da Vico Equense a Massa Lubrense e a Capri. Tra i casi più eclatanti, i lavori commissionati da un commerciante su un’area demaniale, la realizzazione di capannoni per 320 metri quadrati e l’ampliamento dello spazio esterno di un villaggio turistico. In costiera sorrentina, dunque, si intensificano i controlli per prevenire e combattere l’abusivismo edilizio. In particolare, a Sorrento, i carabinieri, coordinati dal capitano Federico Scarabello, hanno deferito all’autorità giudiziaria sei persone e apposto i sigilli a cinque cantieri. Tra questi, anche lo spazio esterno di un ristorante: i lavori, commissionati da un imprenditore del posto, si estendevano senza autorizzazione su un’area demaniale di 150 metri quadrati. I militari hanno dunque denunciato il proprietario, un cinquantenne di Sorrento, per «illecita realizzazione di opere edili, in territorio sottoposto a vincolo paesaggistico e ambientale». Abusi scoperti anche sulle colline di Sorrento: nell’area di Cesarano due persone sono state denunciate per aver realizzato opere senza autorizzazione su un’abitazione di 300 metri quadrati. Otto invece le opere abusive sequestrate a Massa Lubrense: in undici sono finiti sul registro dei denunciati. Tra questi, due persone del posto, che avevano realizzato capannoni a via Pigna per 320 metri quadrati. Denunciati anche due coniugi di Pimonte per aver apportato modifiche non autorizzate alla struttura esterna della loro attività turistica, a via Capo d’Arco. A Meta di Sorrento, i carabinieri hanno sorpreso una persona di via Cristoforo Colombo a completare opere già sottoposte a sequestro: l’uomo è stato deferito all’autorità giudiziaria per violazione di sigilli. Sette i cantieri privi di autorizzazione edilizia segnalati a Vico Equense, dodici i denunciati per abusivismo. Lungo via Raffaele Bosco, i militari hanno sequestrato un immobile adibito ad attività commerciale di 50 metri quadrati. I due proprietari, entrambi di Vico Equense, sono stati denunciati per abusivismo e violazione di sigilli: le opere, infatti, erano già sottoposte a sequestro. Quattro abusi scoperti anche a Capri (10 denunciati), tre ad Anacapri (3 denunciati) e uno a Piano di Sorrento (un denunciato): si tratta, per lo più, di piccoli ampliamenti, modifiche o sbancamenti. Con questa operazione, in poco più di 12 mesi (da gennaio 2007), i manufatti abusivi sigillati in costiera sorrentina e a Capri, salgono a 84mila metri quadrati: numeri da brivido, che rendono bene l’idea di un’attività di cementificazione decisamente preoccupante. (Giuseppe Damiano il Mattino)

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