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sabato 9 febbraio 2008

Siamo un problema

Vista da Roma la Campania, politicamente parlando , è un problema serio. Anche molto complicato. Per il Pd rischia di trasformarsi in una palude con tanto di scivolata elettorale. In altre parole, occorre un “colpo di reni”, o, meglio ancora, “un po’ di fantasia”. Per fare cosa? Per limitare i danni e per arginare la rissa che è praticamente già iniziata. Motivo? Un posto al sole di Roma o – ma proprio se non è possibile la prima opzione – una corsia preferenziale per la nuova giunta che il governatore Bassolino sta mettendo in piedi. Ecco tutto: non una patata bollente (quella delle liste per il Parlamento), ma due (compresa quella dell’ex rimpasto che si è trasformato in un neo-esecutivo regionale). E, allora, a Roma ci stanno pensando sopra. Occorre un gesto forte. Come testimoniare che la Campania è importante per il Pd? “Sarebbe necessario un impegno diretto”. Già, di chi? “Magari proprio di Veltroni. Sì, Veltroni o D’Alema o, comunque, una figura rappresentativa del nuovo partito”. Chiaro, quindi, il ragionamento, ma è evidente che il pensiero dovrebbe poi essere digerito attraverso un “confronto” con i tanti leader locali già di fatto commissariati nelle Istituzioni. Il dietro le quinte dei prossimi giorni è destinato, dunque, ad arricchirsi di ulteriori “aspri approfondimenti”. Un caso sta diventando la candidatura di Ciriaco De Mita, il leader che giorni fa ha festeggiato gli 80 anni e che rischia, dopo tanti anni di restare lontano dal Parlamento. «Essere messo in discussione per l'età o per il numero di legislature mi offende... Ritenevo, ma evidentemente sbagliavo, di essere fuori da queste considerazioni, da questi meccanismi automatici. Ripeto: mi offenderebbe», ha spiegato il leader di Nusco a «La Stampa.

De Mita avverte Veltroni "Attento a scelte avventate"
Napolionline - la citta vista da dentro - sabato 09 febbraio 2008

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