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mercoledì 19 marzo 2008
“Alcuni, pochi, albergatori napoletani si comportano come Tafazzi”
E’ il giudizio dell’assessore campano al Turismo Claudio Velardi relativo all'iniziativa preannunciata al Corriere del Mezzogiorno dagli albergatori napoletani aderenti all'Adan di voler indire una giornata di serrata per il 31 marzo e di voler boicottare la distribuzione del kit di sconti e agevolazioni “Easy Napoli”, per protesta contro le iniziative messe in campo dall'assessore e dall'Ept per fronteggiare il calo dei turisti in Campania. “Annunciano proteste che non faranno – continua Velardi parlando ad Ischia - dividono la categoria, dichiarano di non accettare le offerte di Easy Napoli, chiedono interventi strutturali per fare un po' di propaganda a se stessi. Nel frattempo, domani il tavolo istituzionale discuterà la nuova delibera che darà incentivi a tutti gli operatori”. “L'unico risultato ottenuto dai nostri Tafazzi – conclude l'assessore - è far uscire sui giornali notizie che danneggiano Napoli e la categoria degli albergatori”.
1 commento:
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salagadula magicabula bidibi bodibi bu.
RispondiEliminaSalviamola questa città, abbiamo le potenzialità per farlo, salviamola con le parole magiche che non sono salagadula magicabula bidibi bodibi bu, - che forse funzionerebbero meglio – ma : google map, easy Naples, case history, road map. Sono le parole preferite dall’assessore al turismo. Peccato però che gli albergatori non abbiano gradito molto la magia di una comunicazione che dovrebbe contenere ben altri valori che non il cornetto scaramantico e hanno minacciato la serrata per il 31 marzo prossimo. Ma non c’è niente da fare, l’assessore va avanti come un ariete, nulla lo ferma, così tra visite a porti e monumenti , attraversa le località più amene della Campania, trovandole sempre piene di turisti, come il Crowne Plaza di Pozzano. A nulla valgono le notizie allarmanti diffuse dagli operatori del settore: lui vede turisti dappertutto e non capisce come sia possibile che non li vedano gli altri. Invece per i beni culturali ha proposto numero chiuso e liberismo economico dell’iniziativa dei privati della serie: facciamo correre le bighe a Pompei, organizziamo ludi gladiatori nella grande palestra , insomma facciamo un reality con un occhio al peplum movie (altre parole english magiche )e basta con questa storia dei Beni Culturali imbalsamati!
«I talibani di Roma»: con questo titolo durissimo il piú importante quotidiano tedesco, la «Frankfurter Allgemeine Zeitung», qualche tempo fa informava i suoi lettori della recente legge italiana che rende possibile l'alienazione del patrimonio dello Stato, ivi compreso il patrimonio culturale. Il sottotitolo non era meno eloquente: «Saldi di fine stagione. L'Italia sta per svendere i propri beni culturali». Proseguiva l'articolista (Ute Diehl): Oggi l'eredità culturale dell'Italia è degradata a mero valore economico, a una risorsa di cui ci si può disfare a piacimento: e giù con porti turistici, feste negli scavi, matrimoni a palazzo reale. Ma non c'è nulla che dia la misura dello stato di salute di una società quanto il rapporto che essa riesce ad avere coi propri monumenti e col proprio paesaggio: evidentemente queste cose sono per l’assessore un opprimente orpello del passato. L’Assessore si scaglia contro le Soprintendenze “invitandole “ a piegarsi alle nuove tendenze che prevedono qualità imprenditorial-commerciali, più che qualità culturali. Così il sistema di gestione e di tutela italiano, fino a pochi decenni fa all'avanguardia, è stato progressivamente delegittimato e smantellato a opera di solerti ministri a cui era stato affidato, e che negli ultimi anni sia con governi di centro-sinistra sia con quelli di centro-destra, si sono predisposte norme che consentissero la presenza dei privati a scapito della pubblica amministrazione, fino a prefigurarne la gestione e attraverso questa gestione addirittura la totale alienabilità del patrimonio culturale. Niente di meglio di tuuto questo per l’assessore che vuole rifare il look ad governo regionale che si appresta ad andare alle prossime elezioni con parecchi malumori e molti scheletri nell’armadio e fuori. E allora giù con: google map, easy Naples, case history, road map, cornicelli, tammorriate, tarantelle. Bisognerebbe forse rammentargli però che qualcuno, a New York,- sempre per rifare un look internazionale e meno casertano alla giunta Sassolino, tra Pulcinella, presepi e mostre deserte è finito nei guai, perché chi fa i buchi nell’acqua o gira il fumo con la manovella prima o poi non finisce bene. Forse sarebbe stato meglio per il nostro assessore una bella bacchetta magica, un bel cappellone punta e mantellone con le stelle e la vecchia e più rassicurante formula :salagadula magicabula bidibi bodibi bu.
franco cuomo
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