Vico Equense - Secondo voi, in un momento in cui la politica italiana, almeno nei suoi grandi partiti, sposta la competizione verso il centro, cosa deve fare l'elettore di sinistra? Accettare la situazione e votare Pd o dare il proprio voto a sinistra? Secondo me, se si chiedono 40 euro a persona, per una cena a base di pesce in compagnia di
Marco Follini si perde, automaticamente, il diritto di essere di sinistra
. Per strappare uno zero virgola qualcosa alle prossime elezioni politiche, un gruppetto di ex diessini
, dopo aver lanciato per anni accuse verso le cene e i salotti, per convincere quel 30 per cento di indecisi, soprattutto delle fasce deboli, dai quali dipende la possibilità di vincere le elezioni
, opta per la tavola. Parlare ad un giovane precario, cercare di dar risposta ai drammi, individuarne i bisogni e renderli "materiale politico" neanche a parlarne. In base alla nuova dottrina Veltroniana, fatta di tanto riformismo e niente sinistra, "il giovane Follini", come lo chiamavano i seniores democristiani a Piazza del Gesù, il "doro-moroteo" per autodefinizione e propensione alla mediazione culturale, chi voleva essere con il suo partitino il lievito modernista del centrodestra, in sostanza un ulivista, mutatis mutandis, della Casa delle libertà, è arrivato a Vico Equense. Sono le fantastiche svolte della politica: il giornalista sottoccupato dopo l'esperienza nel Cda della Rai, il giovanotto tutt'altro che di destra (al punto che l'ambiente democristiano gli attribuì il ruolo di ghostwriter di Martinazzoli all'epoca del passaggio dalla Dc al Partito popolare), che diventa vice di Berlusconi, nel governo più neoconservatore e ideologico che l'Italia abbia mai conosciuto. Infine, dopo aver rotto con Berlusconi se n’è andato. Oggi Marco “mangia” con gli ex diessini …
@lla redazione
RispondiEliminaCondivido ogni parola ed ogni virgola di questo post. Purtroppo oggi la campagne elettorali si fanno in questo modo. E'avvilente e triste e sugli... ex diessini nulla di nuovo.
Guardate l'evento di Villa Fondi e scusate il narcisismo.
Franco cuomo