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venerdì 21 marzo 2008
“Il voto non è mai inutile”
“Il voto non è mai inutile”, ricorda Giorgio Napolitano da Santiago del Cile. “Ciascuno - aggiunge il capo dello Stato - dà il voto, secondo la sua valutazione, il suo giudizio, al partito che ritiene più vicino, più affine, o più importante ai fini del rinnovamento politico del paese”. Parole subito interpretate come una bacchettata ai due partiti maggiori, Pd e Pdl, che a più riprese hanno lanciato appelli al “voto utile” accolti come il fumo negli occhi dai “nanetti”. Secondo un’interpretazione più piana, l’annotazione del capo dello Stato suonerebbe semplicemente come una constatazione del fatto che ad alcuni settori dell’elettorato l’esigenza della governabilità e della stabilità del quadro politico, su cui i due “giganti” e i loro alleati insistono, può legittimamente apparire meno rilevante rispetto alla volontà di veder sventolare in Parlamento le bandiere delle rispettive identità. «Bravo», ha esclamato Fausto Bertinotti candidato premier della Sinistra Arcobaleno appena saputa la notizia: «Il presidente dimostra ancora una volta la sua grande cultura democratica». D'accordo con lui, stavolta, è il leader Udc Pier Ferdinando Casini che, continuando a rivendicare un probabile inciucio tra Pd e Pdl nel dopo elezioni, aggiunge che il «voto utile per loro sta diminuendo. Il voto più utile è quello libero». Pecoraro Scanio invita tutti «ad ascoltare l'appello di Napolitano» e a dire «basta al qualunquismo», mentre Antonio Di Pietro ricorda che «come Idv siamo all'interno della coalizione riformista e riconosciamo Veltroni candidato premier. Avvertiamo però che Idv, con il suo simbolo, c'è nella scheda elettorale e votarci non è come votare Pd anche se facciamo parte della stessa coalizione». Per una volta Francesco Storace è «contento di essere d'accordo» col capo dello Stato: «Ora posso andare tranquillamente in galera, e so già a chi chiedere la grazia». Ma se Dario Franceschini giudica «saggia l'idea che il voto sia sempre utile», Silvio Berlusconi ricorda che «la mia opinione l'ho già data. Chi vota i piccoli partiti fa un favore a Walter Veltroni».
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