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domenica 2 marzo 2008

«Somos reformistas, no de izquierdas»

"Siamo riformisti, non di sinistra. I cittadini sono prima di tutto cittadini, non si svegliano al mattino dicendo io sono di centrodestra". Walter Veltroni risponde così, in un'intervista al quotidiano spagnolo “El Pais”, a chi gli fa notare che, in giro per l'Italia a bordo del bus per la campagna elettorale, evita di pronunciare la parola 'sinistra' e che la sinistra radicale si sente abbandonata per la sua decisione di correre da solo. "Con loro abbiamo chiuso l'alleanza -spiega il candidato premier del Pd- perchè c'erano differenze abissali in molti campi. Abbiano avuto il coraggio di dirlo e ora le cose sono molto più chiare".

1 commento:

  1. No, no, io sono prima di sinistra e poi riformista. Questo vuol dire che i miei principi li ho ben chiari, come ho ben chiaro che potrebbe essere necessario riformarli. Ma se questo non si può fare me li tengo anche così, puchè di sinistra restino.

    E' esilarante il modo in cui i due politici a capo dei due partiti "maggiori", attualmente impegnati nell'ennesima comapagna elettorale, cerchino di far passare il concetto per cui è il sistema che è sbagliato e che quindi determina instabilità.
    Che menzogna, il sistema elettorale e ciò che ne scaturisce è sempre e solo uno strumento se poi la classe politica (mai ad un livello così basso) lo utilizza male quale è la soluzione? Questi buffoni della politica voglio introdurre l'etica di governo attraverso una legge.
    Ma che cazzata, ma per favore...
    Imparate ad essere prima uomini e poi vi candidate.
    CIALTRONI, di destra e di sinistra...

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