"Continuo ostinatamente a ritenere impensabile che in futuro, in un paese europeo come l'Italia, scompaia qualunque formazione politica di sinistra. Non bisogna disperare: spes contra spem. Una sinistra in Italia c'è. E' necessario lavorare fin da ora a unificare davvero tutte le forze disponibili alla formazione di un partito nuovo, in grado di competere e riguadagnare il suo posto in Parlamento. Progetto possibile solo con una nuova generazione, uomini e donne, militanti e dirigenti. In Sinistra democratica ce ne sono tanti", con queste parole Fabio Mussi commentava appena una settimana fa l'esito drammatico delle elezioni politiche. Oggi, con una lettera, l'ex ministro di Università e ricerca ha informato la direzione del Movimento delle sue dimissioni da coordinatore nazionale di Sinistra democratica. "Vicende personali e politiche si intrecciano", scrive Mussi, reduce da un delicato trapianto di rene. "In questo momento la Sinistra ha bisogno del massimo impegno e di un vero rinnovamento. Non potendo garantire, per motivi indipendenti dalla mia volontà il contributo necessario e volendo favorire un rinnovamento anche generazionale, lascio l'incarico di coordinatore", avrebbe spiegato nella lettera. L'addio alla leadership non rappresenta però un passo indietro dalla vita politica. Mussi ha ribadito il suo impegno per il partito e per un rinnovamento della sinistra.
(Foto - Fabio Mussi a Vico Equense 21 aprile 1997 Campagna elettorale Savarese Sindaco)
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