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domenica 6 aprile 2008

Pianta organica: La CGIL difende l’amministrazione

Vico Equense - L’obiettivo dichiarato è quello di rendere la macchina comunale più omogenea, riducendo i responsabili ed i costi. Tre in meno le posizioni organizzative rispetto alla precedente gestione. La segreteria generale – di cui si è occupata negli ultimi anni la dottoressa Iolanda Guida - è stata assorbita nell’ambito dei servizi interni. Mentre il settore urbanistico – responsabile fino a qualche giorno fa il geometra Francesco Langella - fa parte ora del servizio tecnico. Così come la polizia locale che non è più un settore al cui interno si articolano servizi, entra nell’ambito dello staff del Sindaco. Unificato il bilancio con i tributi che ora ha un unico responsabile. La riorganizzazione è profonda e riguarda tutti i settori. Al tempo stesso il sindaco ha attribuito con determina la responsabilità dei vari servizi. Alla pubblica istruzione è stata preposta la dottoressa Iolanda Guida che ha anche il compito di organizzare l’URP, l’ufficio relazioni con il pubblico fino ad oggi assente al Comune. In precedenza la dottoressa Guida si occupava anche di contenzioso e segreteria generale. Le attività produttive restano in capo alla signora Rosaria Savarese. Così come gli affari demografici alla dottoressa Carmina Esposito. Unico responsabile per i servizi finanziari è il Dottor Gaetano De Gennaro che si occuperà di bilancio e tributi, mentre nella precedente organizzazione ai tributi c’era il dottor Giovanni Apuzzo. Per i servizi tecnici posizione organizzativa al geometra Francesco Saverio Iovine, gare e appalti a Staiano Giuseppe, mentre per la polizia locale il comandante dei vigili urbani ha rifiutato la posizione organizzativa. Questa è stata la prima conseguenza della nuova pianta organica varata dal Sindaco. La nuova organizzazione degli uffici comunali ha assegnato al corpo dei vigili urbani il ruolo di servizio e non più di settore ed inoltre è stato messo alle dirette dipendenze del Sindaco in posizione di staff. La CGIL è l’unica a difendere l’amministrazione, mentre CISL, UIL e Sulpm attraverso una lettera inviata ai dipendenti parlano di “un preciso intento reazionario ed oscurantista. Volto a scatenare gli uni contro gli altri nel comune ambiente di lavoro. A mortificare la coscienza dei dipendenti”.

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