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sabato 31 maggio 2008

Primarie e anche "secondarie" non bastano...

Il “dietro le quinte” della politica campana segnala grandi fibrillazioni e notevoli “stanchezze”. La partita per la Regione è aperta da tempo ed i contendenti sono parecchi. Da quelli palesi - l’ex ministro Nicolais, il sindaco di Salerno De Luca, l’assessore Cascetta – a quelli in attesa degli eventi, ai famosi “out sider” o, anche, a quelli “last minute”, perché qui da noi non ci si fa, giustamente, mancare niente. Ma la verità è che il partito di Veltroni in questo momento è davvero in difficoltà. La navigazione è a vista: troppi gli equilibri, le aspettative, le spaccature, le volontà di rivalsa che si evidenziano con sempre maggiore chiarezza. La sensazione è che ci si prepari ad uno scenario già visto in ottobre: tutti contro tutti a tutelare chissà che cosa. E Roma ancora una volta si prepara al peggio: le primarie in Campania già si sono rivelate per una catastrofe organizzativa e mediatica. Meglio lavorare per un accordo preventivo – dicono in molti – ma manca al momento ogni credibile traccia di percorso da intraprendere. E, quindi, ciascuno è libero di costruirsi il proprio personale sentiero: le fughe in avanti sono all’ordine del giorno, il partito è sempre più distante “dai territori”, dalle cose che i cittadini avvertono come essenziali. Se solo il centrodestra si ritrovasse su un candidato credibile e di spessore, non ci sarebbe partita (dicono analisti e addetti ai lavori). Ma, intanto, via libera al grande caos di un partito non liquido, ma liquefatto. (New Press on Line)

1 commento:

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