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lunedì 2 giugno 2008

Jatevenne ...

Sono sfilati in diecimila per le strade di Chiaiano. Sullo striscione che apriva il corteo, una grossa scritta con la vernice rossa ordinava Jatevenne, Andatevene. C'erano gli abitanti di Chiaiano e decine di rappresentanti dei no global, del comitato "No Dal Molin" di Vicenza e del gruppo "No Tav" della Val di Susa. I timori dei giorni scorsi di possibili scontri con la polizia si sono dimostrati infondati. E' stata una manifestazione pacifica che si è snodata dalla stazione delle metropolitana fino al centro del comune di Marano. Davanti le famiglie e i bambini; dietro, in una mescolanza di striscioni e accenti diversi, i manifestanti venuti dal resto d'Italia. Nessun politico come richiesto dagli organizzatori. Marco Rizzo, dei Comunisti italiani, è stato invitato dai manifestanti ad allontanarsi dal corteo. "Non vogliamo una passerella di parlamentari", hanno spiegato i manifestanti. Luca Casarini, leader dei no global, invece c'era. "Questa - ha detto - è una battaglia per la democrazia uguale a quella di Vicenza (la base Usa Dal Molin ndr). Qui si tratta di un tema enorme, quello del trattamento dei rifiuti, per cercare una strada che faccia uscire la Campania dalle logiche dell'emergenza che producono solo altre emergenze". Dietro lo striscione con la scritta in napoletano, due grossi manifesti che recitavano "Napoli e Chiaiano come Hiroshima e Nagasaky", e "Decreto rifiuti = Licenza di uccidere". Lungo il corteo, qualcuno ha ritmato la parola "Assassini", ma lo slogan presto si è spento tra gli urli scanditi contro l'apertura della discarica. (Tratto da la Repubblica Napoli)

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