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lunedì 16 giugno 2008

Maxicassoni pieni si cerca una soluzione

Sorrento - Grazie al positivo avvio della raccolta domiciliare gli effetti del nuovo capitolo dell’emergenza rifiuti che si vive in tutta la Regione, non sono particolarmente avvertiti dalla popolazione della penisola sorrentina, anche se si registrano rallentamenti nei conferimenti. A Sorrento le strade delle periferie, dove il porta a porta è già a regime e non ci sono più i cassonetti, sono praticamente sgombre da spazzatura, stessa situazione che si riscontra anche nel centro storico, grazie agli interventi di raccolta straordinaria. Unica zona dove i contenitori sono colmi già da alcuni giorni è quella di via degli Aranci. Qui l’avvio della raccolta domiciliare è previsto da domani. «Il problema – spiega Luigi Cuomo, direttore tecnico di Penisolaverde – coincide con l’annunciata chiusura della discarica di Battipaglia. Già da oggi, però, la situazione dovrebbe migliorare considerato che siamo stati autorizzati a conferire alla discarica di Macchia Soprana». Strade invase e sversamenti bloccati a Castellammare. L’unica ancora di salvezza per la città delle acque è la raccolta differenziata. A Rovigliano, quartiere a sud della città, poco distante dal neonato porto turistico Marina di Stabia si notano quattro enormi cassoni blu, da dieci tonnellate, ricoperti da un telo incerato. Stesso spettacolo nel rione Moscarella, dove i cassoni traboccanti di spazzatura sono tre. Grossi contenitori di spazzatura anche nel quartiere dell’acqua della madonna, sulla collina di Varano e a Scanzano. Questo il quadro dell’emergenza rifiuti che non risparmia Castellammare: «Stiamo vagliando alcune soluzioni per tamponare quest’ennesima crisi» spiega Michele Amodio presidente della Multiservizi l’azienda che si occupa della gestione dei rifiuti in città. Il problema resta la discarica di Casalduni, che ieri mattina ha chiuso i cancelli, permettendo solo un piccolo alleggerimento per la città: 13 i camion che hanno potuto sversare la spazzatura nella discarica. (Massimiliano D’Esposito Maria Elefante il Mattino)

«Crisi agli Scavi? Non è colpa dei rifiuti»

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