Consulenti regionali: spesi 10,5 milioni C'è persino un esperto di potatura
Napolionline - la citta vista da dentro - sabato 14 giugno 2008
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sabato 14 giugno 2008
Regione, ecco i superconsulenti. La lista del ministero: 770 incarichi e molti stipendi di lusso
Trentuno pagine e 770 nomi alla voce "Regione Campania", nello sterminato elenco di consulenti pubblici e collaboratori esterni pubblicato sul sito Internet del ministero dell´Innovazione, per l´"operazione trasparenza" varata dal ministro Renato Brunetta. Incarichi e importi, previsti ed erogati nel 2006, che variano da alcune centinaia di euro, anche per semplici collaborazioni una tantum, sporadici interventi a convegni, docenze, partecipazioni a commissioni di concorso e di gara, attività di tutoring, fino a centinaia di migliaia di euro per veri e propri rapporti di consulenza. Elenchi che gli stessi enti locali hanno spedito al dicastero della Funzione pubblica. Un´iniziativa avviata dal precedente ministro Luigi Nicolais. La pattuglia dei consulenti meglio pagati a Santa Lucia, fa per lo più parte della "Task force At Feoga Sfop, a valere sulla misura 7,1", la struttura di supporto all´assessore Andrea Cozzolino, per l´utilizzo dei fondi europei nei settori dell´agricoltura e della pesca. È una squadra di specialisti in progetti per risorse comunitarie. Li coordina Michele Tolve, agronomo di origine toscana, che svetta nella lista, con un compenso di 386.309 euro, 68.136 erogati nel 2006, assieme all´esperto di pesca, Alberico Simioli, oceanografo fisico, che circa otto mesi prima di cominciare, aveva lasciato la poltrona di responsabile della riserva ittica di Punta della Campanella. Strano a dirsi, sono "cococo", ossia lavoratori con collaborazione coordinata e continuativa, ma di lusso. Occupano livelli "apicali" della struttura, portano a casa stipendi da dirigenti, altro che precari come di solito si identificano i contratti da cococo. Tolve, il cui rapporto di lavoro come consulente della Regione, decorre dal febbraio 2003, è stato in precedenza, e a lungo, direttore del Consorzio di bonifica "Velia", del Bacino dell´Alento, a Prignano Cilento. Il manager più "ricco" di questo gruppo, in base all´elenco sarebbe Luca Perozzi, con 329.499 euro. Ma Perozzi si è dimesso dall´incarico nell´ottobre scorso, dopo aver vinto il concorso come segretario generale della Camera di Commercio di Avellino. Una graduatoria di stipendi di tutto rispetto: 234.127 euro (41.316 erogati) a Salvatore Capezzuto, Gianfranco Sava e Raffaella Pergamo, 220.355 a Francesco Capotorto, 207.615 a Enrico Vittorio Mattei, 204.516 ad Angela Palmieri, a Ines Di Paolo e ad Immacolata Voltura, quest´ultima "consulente speciale di supporto al Feoga". Sono stati selezionati attraverso un bando pubblico scaturito dalla delibera numero 6628 del 3 dicembre 2001 e pubblicato sul bollettino ufficiale numero 69, del 24 dicembre 2001. Con un compenso di 273.551 euro per quattro anni, lordi, in qualità di consulente del governatore Antonio Bassolino, c´è Rachele Furfaro, ex assessore alla Cultura del Comune di Napoli, cooptata a Santa Lucia dopo la sua mancata rielezione. Nella task force per la pubblicità, figurano gli esperti senior Simone Sabatino e Daniela Vellutino cui vanno 210.015 euro. Più giù, con 186 mila euro, c´è Antonio Soriano, esperto junior nell´unità per l´informazione pubblica. La Regione fa sapere di aver conferito nel 2006, 38 incarichi di consulenza in senso proprio, con una riduzione della spesa di circa il 60 per cento rispetto all´anno precedente. (Patrizia Capua da la Repubblica Napoli )
3 commenti:
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Però, quanti esperti professionisti che abbiamo in Campania...
RispondiEliminaLa maggior parte di questi perderebbe qualsiasi valutazione comparativa regolare.
RispondiEliminaStanno là perchè devono mangiare e perchè sono amici di politici.
Non certo perchè sono bravi.
La Regione Campania è il regno delle mezze-calzette.
Secondo me non si può fare di tutta l'erba un sol fascio.
RispondiEliminaSi dovrebbe, per esempio, calcolare il rapporto tra il compenso ricevuto ed i fondi realmente ricevuti a vantaggio dei vari progetti.
Se tale rapporto fosse basso allora sarebbe stato un buon affare per la Regione Campania che paga caro un professionista ma questi gli permette di finanziare molti progetti concreti che senza i fondi non potrebbero essere realizzati.
La discussione sulle amicizie con i politici e la validità dei titoli posseduti porta secondo me a dare un antipatico ed inutile giudizio sulle persone mentre ciò che è veramente interessante,almeno per me, è ciò che sono state in grado di produrre visti anche i loro alti stipendi.
Ciao.