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venerdì 15 agosto 2008

Abusi, Costiera maglia nera task force per fronteggiare l’assalto

Proliferano a dismisura: in collina, ma anche in suggestive zone a picco sul mare. Persino sulle aree demaniali si continua a costruire. Gli abusi edilizi in Costiera Amalfitana sono ormai una costante. E a testimoniarlo, con i numeri, ci hanno pensato le forze dell’ordine i cui interventi sono evidenziati anche nel recente dossier Maremostrum di Legambiente. Dall’attenta analisi emerge che la Divina è sempre più maglia nera nell’ambito dei reati legati all’abusivismo edilizio. Un primato che su scala nazionale spetta proprio alla Campania che figura al primo posto della classifica del 2007 con 673 infrazioni, oltre 1000 persone denunciate e 378 sequestri effettuati. E in questa graduatoria degli abusi, gran parte sono stati accertati proprio lungo la Divina. Da Conca ad Amalfi, da Positano a Furore, da Vietri a Sorrento, nulla viene risparmiato. Solo secondo i dati dei Carabinieri, in Costiera Amalfitana nel 2007 sono stati sottoposti a sequestro 102 cantieri, per un totale di oltre 10mila metri quadrati di opere abusive, e sono state denunciate 262 persone. A cui si devono aggiungere quelli del reparto navale della Guardia di Finanza: nei primi mesi del 2007 sono state 88 le persone finite nel mirino degli inquirenti, oltre 40 i manufatti sequestrati per un valore di 53milioni di euro. Un bilancio negativo che investe anche la Penisola Sorrentina, dove spiccano mostri visibili o nascosti. Si tenta di arginare l’assalto dei pirati del cemento attraverso task force formate prevalentemente da Carabinieri e Guardia di Finanza, che oltre ai mezzi navali, operano tra la Costiera e la Penisola con l’ausilio di elicotteri.

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