Pagine
▼
martedì 12 agosto 2008
Benedetto Casillo in "I papà nascono negli armadi"
L’estate a Vico Equense continua con il teatro. Al Chiostro della Santissima Trinità martedì 12, ore 21.00, Benedetto Casillo porterà in scena “I papà nascono negli armadi” di Scarnicci e Tarabusi, capolavoro comico che è stato il cavallo di battaglia dell'indimenticabile Nino Taranto. Un testo particolarmente scoppiettante, sia per il fragore delle risate, sia per la professione del protagonista Ferdinando Cafiero. Ferdinando infatti é un fuochista molto richiesto per la festa di Piedigrotta. Deve sposare la figlia con un rampollo di buona famiglia. Egli, invece, é figlio di genitori sconosciuti. Una situazione decisamente imbarazzante. Ecco allora l'idea di adottare, magari a pagamento, un padre con cognome distinto. Intanto una folla di bizzarri personaggi movimenta e ingarbuglia l'intera vicenda: una matura zitella e il suo eterno fidanzato "schiattamuorto", un assonnato guardiano notturno di banca e la bella moglie, un enigmatico speleologo che proprio in quella banca vuole calarsi, ma per svaligiarla. Il colpo di scena viene fuori da un antico armadio di famiglia. Una sera dal mobile esce un nobile signore che si dichiara conte a sette palle, e papà pentito del nostro don Ferdinando. E non viene a mani vuote; al figlio ritrovato, infatti, porta in dono una valigia rigonfia di milioni. Finalmente il matrimonio tra la figlia di don Ferdinando e il giovane di buona famiglia può celebrarsi senza più differenza di classi. Ma alla fine si scopre che il papà nell'armadio é solo uno squilibrato, e i milioni nella valigia sono il frutto di una rapina in banca. Benedetto Casillo nel suo adattamento ha snellito il copione, serrandone i ritmi e aggiungendo non pochi guizzi di fantasia. Uno spettacolo sobrio, elegante nella sua semplicità. Costo del biglietto: euro 15,00. (Ilenia De Rosa)
Nessun commento:
Posta un commento
La qualità e l’efficacia del blog dipendono quasi interamente dai vostri contributi. Si raccomanda, perciò, attinenza al tema, essenzialità e rispetto delle elementari regole di confronto. I messaggi diffamatori, scritti con linguaggio offensivo della dignità della persona, razzisti o lesivi della privacy, pertanto, non saranno pubblicati.