Pagine

venerdì 15 agosto 2008

Il Vaticano precisa

Il Vaticano prende le distanze da Famiglia Cristiana e dai suoi scontri con il governo. A farsi portavoce della posizione della Santa Sede è padre Federico Lombardi, direttore della sala stampa vaticana, secondo cui il settimanale dei Paolini "è una testata importante della realtà cattolica, ma non ha titolo per esprimere né la linea della Santa Sede né quella della Conferenza episcopale italiana". "Le sue posizioni - ha aggiunto Lombardi - sono responsabilità esclusiva della sua direzione''.

Famiglia Cristiana precisa
«Non ci siamo mai sognati di rappresentare ufficialmente la Santa Sede, che ha un suo organo di stampa che è l’Osservatore Romano, né la Cei, che ha l’Avvenire. Detto questo non leggo la dichiarazione di padre Federico Lombardi come una sconfessione, né come una presa di distanza»: così il direttore di Famiglia Cristiana, don Antonio Sciortino, aggiunge una nuova pagina nelle polemiche tra il settimanale cattolico e il governo Berlusconi. Le dichiarazioni del direttore della sala stampa della Santa Sede, padre Lombardi, non sono una presa di distanza. «La dichiarazione di padre Lombardi è formalmente correttissima - dice il religioso - noi come Famiglia Cristiana ci muoviamo in perfetta sintonia con il magistero della Chiesa e della dottrina sociale. Manifestiamo il nostro libero e autonomo giudizio sui fatti di attualità e di cronaca - prosegue don Sciortino - ma siamo sempre stati perfettamente allineati con il magistero della chiesa. Chi vuole portare questa dichiarazione della Santa Sede come una sconfessione di Famiglia Cristiana in toto credo faccia una operazione scorretta».

Il caso era nato mercoledì scorso quando con un editoriale su Famiglia Cristiana, Beppe Del Colle ha criticato aspramente il governo dopo le accuse di «cattocomunismo» rivolte alla rivista nei giorni scorsi da esponenti del centrodestra. Del Colle ha citato un rapporto dell'organizzazione religiosa francese “Esprit”, che ipotizza per l’Italia un ritorno a nuove forme autoritarie di governo. L’editorialista si è augurato che «non sia vero il sospetto» che in Italia stia rinascendo il fascismo «sotto altre forme».

Nessun commento:

Posta un commento

La qualità e l’efficacia del blog dipendono quasi interamente dai vostri contributi. Si raccomanda, perciò, attinenza al tema, essenzialità e rispetto delle elementari regole di confronto. I messaggi diffamatori, scritti con linguaggio offensivo della dignità della persona, razzisti o lesivi della privacy, pertanto, non saranno pubblicati.