Un accanimento di quelli che fanno accapponare la pelle: cinque minacce di stampo mafioso in otto mesi. Ed è di ieri l’ultimo e più che preoccupante episodio. Poco prima dell’alba infatti, i soliti ignoti hanno lanciato una bottiglia incendiaria sulla sede di Rifondazione Comunista, un paio di modeste stanzette ubicate al piano terra di un vecchio edificio, un basso del centro storico, su via Vittorio Emanuele. La porta di legno della sede ha preso fuoco e in pochi minuti è andata quasi del tutto distrutta. Il fumo intenso ha annerito i muri all’interno dei locali, di solito frequentati dai militanti del partito. Comunque nessun danno a persone. L’incendio doloso è stato appiccato alle cinque del mattino. Le fiamme però sono state notate da un passante che abita proprio da quelle parti. L’uomo ha subito preso un estintore installato nella cantinola del suo appartamento e in pochi secondi è stato in grado di domare da solo le fiamme. Quando i vigili del fuoco sono accorsi sul posto non hanno dovuto fare altro che constatare le conseguenze dell’ennesimo gesto di violenza perpetrato a Pomigliano contro il Prc. Secondo le indagini, il bersaglio «privilegiato» dei raid è Tommaso Sodano (nella foto), consigliere comunale d’opposizione e, fino alla primavera scorsa, senatore del Prc nonché presidente della Commissione Ambiente di palazzo Madama. Davvero impressionante la sequenza delle minacce. A gennaio viene incendiata la bacheca apposta fuori la sezione presa di mira ieri. A marzo viene forzato l’ingresso del comitato elettorale di Sodano, in via Ercole Cantone, a pochi passi dal Municipio e a non molta distanza dalla sede del Prc. Dopo essere penetrati nel comitato elettorale persone rimaste ancora del tutto sconosciute appoggiano sul pavimento un macabro messaggio: otto proiettili calibro 7 e 65 e una lettera zeppa di insulti e avvertimenti. Subito dopo, ad aprile, pochi giorni prima delle elezioni, un altro raid che si ripete in fotocopia: vengono ritrovati di nuovo 8 proiettili e una lettera minatoria. E a giugno ancora un lancio di bottiglie incendiarie che distrugge la saracinesca e la facciata del comitato pro Sodano. «Ormai si sentono impuniti - commenta laconicamente l’ex senatore Sodano - è assurdo: cinque raid tutti dello stesso tipo in soli otto mesi». (Pino Neri il Mattino)
Candidatura De Luca, Bassolino taglia corto: «È troppo presto per fare nomi»
Dobbiamo esser tutti solidali puoi metter questo anche su Positanonews
RispondiEliminaclassico attentato di matrice fascista...
RispondiElimina