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giovedì 4 settembre 2008

La vera magia? Fare in modo che il Premier non torni più

«Assieme a Silvio Berlusconi, appare oggi a Napoli anche il suo «doppio » satirico: con quel sorriso un po' così, con quel cappello a cono, con quella tunica trapunta di stelle, con quelle scarpe con il rialzo e con quella bacchetta magica sulla cui punta brilla lo stellone d'Italia, ecco a voi il premier in versione magica firmato Emilio Giannelli. E al vignettista principe del «Corriere della Sera» non potevamo non chiedere (oltre al disegno appositamente realizzato per il «Corriere del Mezzogiorno » che avete visto in prima pagina), anche su quale problema, tra i molti da cui la città è afflitta, dovrebbe concentrarsi il Mago Berlusca per fare il prossimo «miracolo». «Sinceramente, non essendo napoletano, ho qualche difficoltà a individuare il più urgente dei problemi da risolvere», risponde il disegnatore senese. Però, dopo una breve riflessione, aggiunge: «Ripensandoci bene, la vera magia potrebbe essere un'altra, e direi che dovrebbero essere proprio i napoletani a realizzarla». Quale? «Quella di non far tornare più Berlusconi a Napoli».Vorrebbe dunque dire che non ci sarebbe più bisogno degli interventi taumaturgici del premier? Eppure qua e là in periferia e in provincia i rifiuti stanno riprendendo ad accumularsi. Forse un nuovo «tocco» del Cavaliere-mago sarebbe d'uopo. «Non credo». Perché? «Perché i giochi di prestigio funzionano solo la prima volta. Dopo, scoperto il trucco, il colpo di bacchetta non serve più a niente». Niente miracolo-bis della monnezza, dunque. Però altri campi partenopei in cui esercitare i suoi superpoteri Berlusconi potrebbe trovarne a iosa. Penso, ad esempio, alle orde di tifosi cattivi che hanno di nuovo insozzato l'immagine della città. Magari Berlusconi agita la bacchetta e zac, fa sparire pure quelli. «Il Mago Berlusconi ha già fatto sparire i tifosi cattivi del Milan, squadra a cui tiene senz'altro più che al Napoli. E' stata una fatica non da poco, lasciamolo riposare ».Suvvia, Berlusconi è ancora giovanissimo e pieno d'energie. Almeno quello che disegna lei. «Sì, Berlusconi in versione mago è nato subito dopo le ultime elezioni politiche. A ispirarmi fu in verità lui stesso: in quell'epoca continuava a ripetere che i problemi italiani erano gravi, e che lui non aveva certo la bacchetta magica». E lei gliela mise sùbito fra le mani. «Anche se qualche volta la usa in maniera maldestra: come in quella vignetta dove pensa di trasformare Bossi in una mansueta pecora, e invece se lo ritrova con l'aspetto di un leone feroce...». Dica la verità: ma questo Mago Berlusconi è più Merlino o più Harry Potter? «Sicuramente il primo, visto che la mia prossima raccolta di vignette si intitolerà proprio "Mago Merlino". Per quanto riguarda l'altezza, invece, siamo più dalle parti del maghetto Harry Potter». (Antonio Fiore da il Corriere del Mezzogiorno)

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