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sabato 6 settembre 2008

Pd, slittano assemblea ed elezione di Cozzolino

Provincia di Napoli - Prima il tesseramento e le assemblee cittadine e poi l'assemblea provinciale. Questa è la road map tracciata dalla segreteria napoletana del Pd. Un percorso che fa storcere la bocca alla minoranza perché rinvia a inizio novembre la composizione della direzione e l'elezione di Andrea Cozzolino alla presidenza provinciale del partito. Insomma, restano le divisioni e l'incontro di ieri tra il segretario Luigi Nicolais e l'assessore regionale si è risolto in una semplice ripresa di contatti dopo la pausa estiva. E soltanto ieri Cozzolino ha appreso dal segretario che ci sarebbe stato il rinvio dell'assemblea per dare la precedenza, così gli ha spiegato Nicolais, al tesseramento e ai congressi cittadini che, stando all'ultimo calendario steso, si concluderanno il 31 ottobre. Per la minoranza, il rinvio dell'assemblea, inizialmente prevista per lunedì prossimo, è un segnale di debolezza di Nicolais: all'interno della maggioranza, si sostiene tra i collaboratori di Cozzolino, c'è chi mette in discussione la nomina dell'assessore nonostante l'accordo di giugno tra il segretario provinciale e il suo sfidante. Il coordinatore della segreteria, Mimmo Tuccillo, se da un lato nega che ci sia un caso legato al rinvio dell'assemblea («non è mai stata convocata per l'8 settembre, ci si era limitati a un semplice pour parler»), dall'altro ammette che le polemiche successive all'elezione di Nicolais e il dibattito animato delle ultime settimane su Regione e Comune hanno indotto a una pausa di riflessione. «Intanto - chiarisce Tuccillo - c'è stata la volontà dichiarata da parte del segretario di fare in modo che all'assemblea provinciale possano prendere parte tutti i presidenti dei circoli per accrescere la partecipazione. Da qui la decisione di dare la precedenza al tesseramento e alle assemblee cittadine». Tuccillo spiega che da oggi a novembre la segreteria lavorerà, con il contributo della minoranza, a una proposta politica da portare in assemblea. «Ad ogni modo - dice Tuccillo - la questione dell'unità del Pd, e quindi dell'elezione di Cozzolino, abbiamo interesse a farla apparire non come una confusa e frettolosa conclusione del congresso, ma come un percorso di costruzione di una linea effettivamente condivisa. Lo sforzo unitario deve diventare credibile su una proposta politica e non sull'occupazione di caselle». Il vicesegretario Pasquale Sommese si affretta a buttare acqua sul fuoco. «La data dell'assemblea è ininfluente. Se c'è un impegno il segretario lo manterrà e avrà il mio sostegno. Ma ora quel che conta - dice Sommese - è costruire una linea politica». Ma la minoranza contesta questa posizione: «Il tema delle caselle da riempire non ci appassiona. Avere un'assemblea dopo la pausa estiva - sostiene Antonio Marciano - poteva essere l'occasione non per evocare una generica unità ma per condividere assieme l'agenda politica. L'assemblea non è solo il luogo che ratifica adempimenti statutari ma anche il luogo dove si elabora un confronto. Nel partito non c'è bisogno solo di unità ma pure di idee, perché la gente ci giudica non sulla compattezza interna ma sulla capacità di risolvere i problemi. Non convocando l'assemblea si è persa l'occasione di una riflessione sulla città di Napoli e la sua area metropolitana in un momento in cui tutti ne parlano». (p.mai. il Mattino)

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