Da «Nessuno» a «Red». La televisione fondata da Claudio Velardi chiude i battenti, cambia nome e si trasferisce su un canale della piattaforma Sky (l'890). Una decisione che è stata presa dal consiglio di amministrazione della «NessunoTv» che secondo un comunicato avrebbe discusso approfonditamente dell'attuale situazione riguardante il riordino dei finanziamenti all'editoria (che sta mettendo a rischio sopravvivenza testate storiche della sinistra come Il manifesto e la stessa Liberazione) e ha conluso esprimeno la massima preoccupazione per le possibili ripercussioni che questi tagli possono avere sui livelli occupazionali del settore e all'esistenza stessa di organi di stampa, radio, televisioni e giornali, che fanno della libertà e del pluralismo d'informazione la propria missione quotidiana. Per evitare la mannaia della riduzione dei contributi il consiglio di amministrazione ha deciso di mettere a disposizione di tutta la categoria i suoi spazi di diretta, per sollecitare il più ampio confronto e la massima informazione. Finito l'esame della situazione finanziaria e dei risvolti che comporta, il Cda ha ratificato l'accordo di collaborazione sui contenuti della emittente con la «Fondazione Italianieuropei » e in questo ambito è stato approvato un piano di lancio del nuovo palinsesto che partirà dal prossimo 4 novembre. Il Cda (che sta dismettendo secondo i dipendenti la sede di palazzo Grazioli) ha reso noto che «NessunoTv» assumerà il nuovo nome di «Red», lo stesso dell'associazione fondata da Massimo D'Alema. La giustificazione è che questa sigla (rosso) ha caratterizzato la sinistra italiana, ma che potrebbe significare, in spagnolo, anche rete. Red sarà di supporto al movimento Ulisse e dal 4 novembre partirà il nuovo palinsesto che avrà il suo battesimo del fuoco con una no stop sulle elezioni del presidente degli Usa, trasmissione che vedrà anche il lancio della nuova grafica. la presentazione di palinsesto e grafica avverrà prima della maratona televisiva presidenziale. I sindacati della capitale hanno parlato di una vera e propria liquidazione senza «confronto e regole», mentre Claudio Velardi, assessore regionale in Campania, ha ribattuto che sta avvenendo tutto secondo le norme, anche se — ha aggiunto — non si sta interessando direttamente della questione, visti i suoi impegni istituzionali proprio in Campania. Tutto questo mentre si sussurra che D'Alema sta pensando di istituire una sede a Palazzo Grazioli per la sua Tv che farà concorrenza a quella che il Pd di Veltroni sta cominciando a lanciare. In tutto ciò c'è da rilevare che i dipendenti di «NessunoTv» sono da due mesi senza stipendo e nonostante ciò stanno continuando a lavorare. (Lu. Me. da il Corriere del Mezzogiorno)
Appalti, così i soldi della Regione finiscono nelle casse dei clan
Si à, una stronzata tira l'altra...
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