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mercoledì 19 novembre 2008

Auto blu, il pasticcio delle multe

Regione Campania - Può capitare che un autista della Regione debba pagare una multa presa alla guida dell’auto blu? Sì. Racconta Antonio Tinezza, rappresentante degli autisti e componente della Rsu Cisl: «Succede spesso che a Roma, dove andiamo per motivi di servizio, prendiamo la corsia preferenziale perchè un assessore ce lo chiede. Spesso prendiamo la multa e la Regione fa ricorso. Ma il ricorso, nonostante l’assessore confermi che è stato lui a chiederci di prendere la preferenziale, viene quasi sempre respinto e la multa è addebitata all’autista e detratta dalla busta paga. E ci vengono anche tolti i punti dalla patente perchè non abbiamo la patente di servizio. E noi saremmo i superpagati!». Tinezza è uno dei 71 autisti della Regione. «In verità - dice - ne siamo 78 perchè bisogna contare pure i 7 autisti ex Ersac». Un altro punto Tinezza tiene a precisare: «Non è vero che prendiamo 3.550 euro al mese». Punto che chiarisce anche la Regione. «La retribuzione complessiva mensile - spiega il vicepresidente Antonio Valiante - varia a seconda della categoria economica di appartenenza, fino a un massimo complessivo di circa euro 2.000 al mese in presenza di carichi di famiglia particolarmente numerosi». Oltre alla paga base, ogni autista percepisce anche un trattamento accessorio «pari a una somma netta mensile di circa 700 euro per dodici mensilità». Tra le prestazioni accessorie rientrano straordinario, turnazione, reperibilità, disagio, rischio. «Ma il loro valore - dice Tinezza - è fermo e dal 2001 chiediamo l’adeguamento». Gli autisti sono assegnati ai dodici assessorati (uno a turno) e alle ventuno aree. Il turno è di otto ore, per cinque giorni alla settimana. E il sabato e la domenica e i festivi? «Niente, neanche un euro. Prendiamo solo il ticket», risponde Tinezza che aggiunge che il sindacato ha più volte chiesto di sanare questa anomalia. Per quanto riguarda lo straordinario, Tinezza calcola una media di tre ore al giorno per venti giorni lavorativi al mese. Il totale fa sessanta ore. Che non sono affatto pochine. «È vero, non sono poche. Ma se sto a Roma e l’orario di lavoro è terminato, che faccio, lascio l’assessore lì e me ne torno? E quando la giunta è convocata la sera?», dice l’autista. Sull’accertamento dello straordinario Valiante smentisce l’ex assessore al Bilancio Luigi Anzalone che ha sostenuto che gli autisti autocertificano e gli assessori firmano («anch’io mi sono prestato a questa pratica», ha ammesso il consigliere regionale del Pd). «La presenza in servizio del personale - dice il vicepresidente della giunta - è documentata e attestata dai responsabili degli uffici da cui funzionalmente dipendono». Ma ad Anzalone ha qualcosa da dire anche Tinezza. «È stato assessore al Bilancio ma non ha mai risolto i nostri problemi. Ma lo sa che per il rischio prendiamo la stessa indennità che prende chi sta dietro al computer? Anzalone - dice Tinezza - dica piuttosto quanto guadagna e quanto prende per i rimborsi chilometrici». (Paolo Mainiero il Mattino)

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