Pagine
▼
sabato 29 novembre 2008
Falsi disabili, denunciate 2 persone
Sorrento - Utilizzavano contrassegni clonati o contraffatti per usufruire della sosta gratuita negli stalli riservati a persone portatrici di handicap. Colte in flagranza di reato dai militari dell´Arma sono state denunciate per truffa ai danni di enti pubblici e sostituzione di persona. A finire nel mirino dei carabinieri della compagnia di Sorrento coordinata dal capitano Massimo De Bari sono state due vecchie conoscenze delle forze dell´ordine, una 49enne ed una 28enne di Piano di Sorrento identificate mentre sostavano con le proprie automobili nel pieno centro urbano di Sorrento, in piazza Angelina Lauro, giusto davanti al San Paolo Banco di Napoli, esibendo sui cruscotti delle vetture tagliandi per portatrici di handicap, clonati e contraffatti, il cui originale era in possesso di una 88enne di Massa Lubrense residente a Sorrento che ha dichiarato di non avere mai autorizzato le due donne a fornirsi di copia dell´atto autorizzativo rilasciato dall´ente di competenza. In seguito al sequestro del tagliando contraffatto le due donne sono state denunciate alla Procura della Repubblica di Torre Annunziata dove davanti al magistrato dovranno rispondere del reato di truffa ai danni di enti pubblici, mancata entrata erariale e sostituzione di persona. Da tempo le denunciate utilizzavano il tagliando contraffatto ed intestato alla 88enne per eludere il pagamento della sosta nelle aree di parcheggio pubblico, occupando strisce blu ed aree riservate a favore di veri disabili parcheggiando i veicoli senza che a bordo vi fosse almeno il vero invalido. La pena prevista va dalla reclusione fino a 5 anni con ammenda di 1500,00 euro per il reato di truffa in danno di ente pubblico alla reclusione fino ad un anno per il reato di sostituzione di persona. (Vincenzo Maresca Positano News)
Nessun commento:
Posta un commento
La qualità e l’efficacia del blog dipendono quasi interamente dai vostri contributi. Si raccomanda, perciò, attinenza al tema, essenzialità e rispetto delle elementari regole di confronto. I messaggi diffamatori, scritti con linguaggio offensivo della dignità della persona, razzisti o lesivi della privacy, pertanto, non saranno pubblicati.