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domenica 30 novembre 2008
"Prenderanno una donna molto potente"
Ha pianificato il suo suicidio con una meticolosità che solo un ex parà della Folgore come lui poteva avere. Tre lettere a moglie, fratello e figli, una lunghissima intervista al giornale della sua città, il Roma, un misterioso passaggio negli uffici del Comune, dove fino a pochi mesi fa aveva la sua scrivania di assessore alla Protezione civile, l'ultima giornata al suo posto di lavoro negli uffici della Regione Campania, per lasciare tutte le carte in ordine. E poi i particolari più atroci: Giorgio Nugnes si è barricato nella tavernetta di casa e ha fatto jogging sul tapis roulant per arrivare col cuore in gola all'ultimo minuto di vita, perché l'impiccagione fosse più rapida ed indolore possibile. Si è strangolato appendendosi con dei fili elettrici, tanto sottili che la moglie si è tagliata le mani per liberarlo dalla morsa fatale. Respirava ancora e i tentativi di rianimarlo sono durati mezz'ora, raccontano i primi soccorritori. Tutto inutile. Ma né le lettere né l'intervista né le ultime confidenze fatte a giornalisti e conoscenti diradano i dubbi attorno al suicidio dell'ex assessore della giunta Iervolino, travolto da un'inchiesta giudiziaria che lo aveva portato anche agli arresti domiciliari. Dubbi alimentati anche da alcune frasi misteriose delle ultime ore, che alludevano a sviluppi giudiziari eclatanti… CONTINUA
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