Una proposta di legge per salvare dal rischio abbandono gli agrumeti del litorale italiano che crescono su terrazze impervie, in Costiera amalfitana, Penisola sorrentina, ad Acireale e sul Gargano. A firmarla è un piccolo esercito di deputati, ben 26 tra maggioranza e opposizione, che con il sostegno del presidente della Commissione Agricoltura della Camera, Paolo Russo, Pdl, relatore del testo, puntano ad ottenere nuove risorse per gli operatori del settore. Onorevole Russo, com’è strutturata la proposta? «L’idea è censire le aree e assegnare aiuti nella misura di 10 fino a 40 euro a pianta per agrumento, secondo lo stato dell’area: bisogna dare più fondi ai giardini abbandonati, per far riprendere le coltivazioni». Coltivazioni lasciate perché spesso in perdita. «Sostenere queste colture serve non solo a far sopravvivere un prodotto tipico di nicchia caratterizzato da alta qualità, ma anche a proteggere i costoni dal dissesto idrogeologico: l’abbandono, quando si parla di terreni scoscesi, è molto pericoloso». Questo settore registra, proprio per le sue caratteristiche, altissimi costi di manodopera. Riuscirà mai a camminare sulle proprie gambe? «Con gli aiuti vogliamo segnare un’inversione di tendenza e conservare un patrimonio agricolo e culturale. Una volta recuperata, la produzione potrà senz’altro essere competitiva sulla qualità piuttosto che sulla qualità. In questo senso, speriamo di poter registrare in futuro anche un ritorno dei giovani a questo tipo di coltivazione». (Laura Cesarano il Mattino)
«A rischio gli agrumeti della costiera»
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