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domenica 16 novembre 2008

Una nave museo per rilanciare il turismo

Castellammare di Stabia - Una nave museo per rilanciare il turismo della città delle acque. La proposta parte dal Circolo della Libertà di Castellammare di Stabia ed ha trovato subito l’adesione dell’Associazione Marinai d’Italia “L. Longobardi - Medaglia D’Oro Valor Militare”. «La cantieristica navale stabiese - spiega il presidente dell’associazione Marinai Comandante Mario Ilardi – ha fatto scuola nel mediterraneo con la costruzione di importanti navi che hanno segnato la storia dell’ingegneria navale mondiale. Ragion per cui, la città delle acque necessita di una struttura museale che racchiuda al proprio interno tutti i simboli di una parte della cultura della città assolutamente da non trascurare. Ciò, inoltre, creerebbe una nuova attrattiva turistica, che porterebbe vantaggi all’economia cittadina». E quale attrattiva turistica migliore ci potrebbe essere della nave museo?. «Si tratta – spiega Antonio Sicignano, vicepresidente regionale del movimento della Brambilla - di recuperare il cacciatorpediniere Ardito, costruito nei cantieri navali stabiesi negli anni settanta, e di trasformarlo in una nave museo sulle ricchezze del mare e dell’ingegneria navale. Inoltre – aggiunge – non bisogna dimenticare che, proprio con l’Ardito ed il Vittorio Veneto, la cantieristica stabiese si è distinta notevolmente nell’ingegneristica navale mondiale, tanto da influenzare buona parte dell’architettura nautica di paesi come la Gran Bretagna, il Giappone e l’ex Unione Sovietica. Il cacciatorpediniere Ardito attualmente è ancorato nel porto di La Spezia al molo H, dopo essere andato in disarmo nel 2005». Una proposta, quindi, su cui si auspica di trovare una adesione di tutte le istituzioni locali, oltre che del Ministro alla Difesa e del Sottosegretariato al Turismo, guidato direttamente dalla presidente nazionale dei Circoli della Libertà On. Michela Vittoria Brambilla. «In città – aggiunge Sicignano - finora è mancato proprio un investimento, in chiave turistica e culturale, sulla storia navale della città. La proposta quindi non può che meritare adesione da parte dell’Amministrazione Comunale, soprattutto per una duplice ragione. In primo luogo, perché Castellammare necessita di nuovi attrattori di cultura, di turismo, volti ad alleviare la grave emergenza occupazionale che regna in zona. In secondo luogo, perché per gli stabiesi rappresenta un dovere morale evitare la rottamazione di una nave come il cacciatorpediniere Ardito, che ha reso famosi i cantieri della nostra città. E poi tra gli stabiesi – continua - vi è un sentimento comune di ammirazione verso una delle più prestigiosi navi della Marina Militare Italiana. In questa ottica - aggiunge il vicepresidente regionale del Movimento del Sottosegretario al Turismo - il caccitorpediniere Ardito trasformato in museo potrebbe rappresentare il nucleo di un complesso museale dedicato al mare e alla storia dell’uomo sul mare, da proiettare soprattutto verso un turismo didattico in grande espansione». Conclude Sicignano: «a breve daremo vita all’associazione “Ardito cimelio storico”, l’obiettivo è quello di creare un coinvolgimento istituzionale tra Comune, Regione e Ministero. Nei prossimi giorni, inoltre, chiederò un appuntamento ai vertici stabiesi della Fincantieri e di Marina di Stabia, per trovare anche un partner privato. Mi attiverò inoltre anche al fine di ottenere un immediato interessamento personale alla vicenda del Sottosegretario al Turismo Michela Vittoria Brambilla».

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