Operazione della Dia che segna un duro colpo al Comune di Napoli: due assessori sono stati arrestati. In carcere anche l'imprenditore Alfredo Romeo, coinvolto nell'indagine sulla delibera "Global service", approvata dal Comune di Napoli. Altre 12 persone sono invece agli arresti domiciliari: tra essi due assessori della giunta comunale di Napoli, due ex loro colleghi e un ex provveditore alle opere pubbliche. L'operazione è stata condotta dalla Dia e dai Carabinieri di Caserta, che hanno eseguito le ordinanze cautelari firmate dal Gip di Napoli, che ha accolto le richieste della Direzione distrettuale antimafia napoletana, guidata dal procuratore Franco Roberti. Ci sono anche due parlamentari in carica tra le persone coinvolte nell'inchiesta della Dda di Napoli. Secondo quanto appreso, i parlamentari coinvolti, nei confronti dei quali saranno presentate alla Camera di appartenenza eventuali richieste da parte della Procura, sono uno di maggioranza e uno di opposizione. (Corriere della Sera)
Questi i nomi dei destinatari delle 13 ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip del tribunale di Napoli nell'ambito dell'inchiesta sul global service, coordinata dal procuratore Giovandomenico Lepore, dal procuratore aggiunto e coordinatore della Dda Franco Roberti e dai pm Raffaello Falcone, Enzo D'Onofrio, Pierpaolo Filippelli. Alfredo Romeo, imprenditore napoletano, titolare della Romeo Service, unico per il quale è stata disposta la custodia cautelare in carcere. Agli arresti domiciliari sono Paola Grattani, sua collaboratrice; Guido Russo, ex funzionario dell'Arpa di fatto collaboratore di Romeo; l'ex assessore comunale all'istruzione ed ex parlamentare Giuseppe Gambale; l'ex assessore al bilancio del comune Enrico Cardillo; gli assessori comunali in carica Ferdinando Di Mezza (sue le deleghe al patrimonio e alla manutenzione degli immobili) e Felice Laudadio (edilizia); l'ex provveditore alle opere pubbliche della Campania Mario Mautone; il colonnello della guardia di finanza già in forza alla Dia Vincenzo Mazzucco. Destinatari di ordinanze sono inoltre Vincenzo Salzano e Luigi Piscitelli. L'inchiesta coinvolge anche i parlamentari Italo Bocchino (Pdl) e Renzo Lusetti (Pd): nei loro confronti il gip ha chiesto al Parlamento l'autorizzazione all'uso di intercettazioni che li coinvolgono.
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Come si dice: CHAMPAGNE...
RispondiEliminauna nuova tangentopoli si sta per presentare. Ricordo che Di Pietro 15 anni fa faceva il Giudice stava dall'altra parte, oggi è parte integrante di questo sistema politico insieme al PD. Un processo che si rinnova i giudici mandano in galera una classe politica e poi si presentano come i nuovi moralizzatori.
RispondiEliminaSeeeee, mo stai a vedere che la colpa è dei giudici e non di quei mariuoli del PD Campano che hanno costituito un vero e proprio comitato d'affari ad ogni livello.
RispondiEliminaMa per favore, ben vengano non 100 ma 1000 Di Pietro a raschiare via la merda della classe politica che ci ritroviamo.
Finalmente qualcuno si è accorto che questi signori della sinistra non sono proprio puliti e candidi come dicevano di essere?
RispondiEliminaDopo la monnezza questo è il secondo botto. Adesso aspettiamo tutti il terzo, quello più grande: sulla Sanità!