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lunedì 22 dicembre 2008
Coste insicure
Meta - Si resta particolarmente affascinati dalla maestria e la bravura di quei pochi politici di Meta di dare delle notizie al fine di attirare l’attenzione dei cittadini, e confesso ho un po’ di gelosia nel non riuscire ad imitarli. Ma la realtà è diversa e la coscienza di ognuno impone di fare delle osservazioni con semplicità ed acriticamente per approfondire il contenuto delle loro proposte. Non ho perso il senso della ragione ma ogni volta che si parla delle spiagge di Meta si corre il rischio di essere giudicato incapace, incompetente ed utopistico – e di questo certamente non me ne preoccupo minimamente. Da anni si promette ai cittadini di Meta di risolvere la questione dei litoranei ma in ben venti anni s’è avuto un costruendo porto, l’erosione delle spiagge della Conca, l’interdizione della spiaggia libera di Alimuri, l’intervento urgente del ripascimento – con la conseguenza di essere riusciti in soli cinque mesi a “buttare a mare” ben € 170.000,00 di soldi pubblici (viste le conseguenza dell’ultima mareggiata). E da ultimo la promessa di risolvere l’emergenza del risanamento e della protezione delle spiagge di Meta da risolvere in cinque mesi (stranamente alla scadenza della campagna elettorale) con un piano d’investimento di 10 milioni di euro(!) Non è questo il luogo ed il tempo di alimentare polemiche ma ai cittadini di Meta è d’obbligo dare un impegno serio e concreto per non correre il rischio di conteggiare quattro volte cinque mesi (intendi ben venti anni) per risolvere il problema. Non è fondamentale una “etichettatura” politica della questione delle spiagge di Meta ma un progetto sicuro che abbia a cura l’interesse dei cittadini di usufruire delle proprie spiagge. Lo studio promosso dal movimento civico Cittadini per una Politica nuova con l’intervento di esperti della Provincia di Napoli ed esperti dell’università di Salerno ha alimento dubbi e perplessità sull’intervento di risanamento. Dubbi e perplessità che richiedono necessariamente approfondimenti e prove tecniche per offrire una soluzione duratura ed efficace. E certamente il buon senso richiede che questa problematica non possa essere oggetto di una campagna elettorale trascorsa la quale si ritorna inesorabilmente a “lasciare le cose così come stanno” in attesa della prossima. (Antonio Russo www.spazinuovi.it)
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