Sorrento - Accolta la richiesta di rinvio a giudizio per gli otto indagati nel processo per la tragedia del «primo maggio 2007». Udienza fissata per l’8 aprile 2009, Claudia Fattorusso Morelli e Teresa Reale, suocera e nuora, rimasero uccise nel crollo di un carrello elevatore impiegato dagli operai dell’azienda Donnarumma di Pimonte nella posa delle luminarie sulla facciata della basilica patronale di Sant’Antonino Abate. Rimasero feriti anche i fratelli Eduardo e Massimo Donnarumma, Enrico Balestrieri e Massimo Gargiulo, l’autista del minibus di un ristorante di Marina Piccola, che transitava alla guida del mezzo al momento del cedimento della gru. Al termine dell’ennesima udienza preliminare a Torre Annunziata, il gup ha deciso il rinvio a giudizio per omicidio colposo nei confronti di Francesco, Aniello, Eduardo e Massimo Donnarumma, rispettivamente amministratore, amministratore di fatto e operai dell’omonima azienda, don Giuseppe Esposito, rettore della basilica di Sant’Antonino e committente dei lavori, Marco Fiorentino, sindaco di Sorrento, Daniele Pinardi, progettista della gru e Francesco Lombardi, l’agente di polizia urbana, in servizio il primo maggio 2007 in piazza Sant’Antonino. Per quest’ultimo e per il sindaco Marco Fiorentino chiesto il giudizio anche per omissione in atti di ufficio. «Rispetto sempre le decisioni dei giudici – commenta il sindaco Fiorentino -. Sono certo che in Tribunale la mia estraneità potrà risultare con chiarezza. Per legge l’autorizzazione e la vigilanza sull’installazione degli impianti elettrici, in occasione di festività, non è materia di competenza del sindaco. Considerata la tragicità della vicenda, posso comprendere che all’udienza preliminare si è preferito rimettere ogni valutazione al Tribunale». Le indagini si sono susseguite per un anno. Nei giorni successivi all’incidente, fu effettuata anche una perizia tecnica sull’elevatore e sul cestello, affidata a tecnici ed esperti nominati dalla Procura e dagli avvocati della parte lesa, Massimo Esposito e Nello Persico. Le immagini della videocamera comunale collocata in piazza Sant’Antonino affidate all’esame di un esperto informatico. (Massimiliano D'Esposito il Mattino)
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giovedì 11 dicembre 2008
Gru assassina in 8 a giudizio
Sorrento - Accolta la richiesta di rinvio a giudizio per gli otto indagati nel processo per la tragedia del «primo maggio 2007». Udienza fissata per l’8 aprile 2009, Claudia Fattorusso Morelli e Teresa Reale, suocera e nuora, rimasero uccise nel crollo di un carrello elevatore impiegato dagli operai dell’azienda Donnarumma di Pimonte nella posa delle luminarie sulla facciata della basilica patronale di Sant’Antonino Abate. Rimasero feriti anche i fratelli Eduardo e Massimo Donnarumma, Enrico Balestrieri e Massimo Gargiulo, l’autista del minibus di un ristorante di Marina Piccola, che transitava alla guida del mezzo al momento del cedimento della gru. Al termine dell’ennesima udienza preliminare a Torre Annunziata, il gup ha deciso il rinvio a giudizio per omicidio colposo nei confronti di Francesco, Aniello, Eduardo e Massimo Donnarumma, rispettivamente amministratore, amministratore di fatto e operai dell’omonima azienda, don Giuseppe Esposito, rettore della basilica di Sant’Antonino e committente dei lavori, Marco Fiorentino, sindaco di Sorrento, Daniele Pinardi, progettista della gru e Francesco Lombardi, l’agente di polizia urbana, in servizio il primo maggio 2007 in piazza Sant’Antonino. Per quest’ultimo e per il sindaco Marco Fiorentino chiesto il giudizio anche per omissione in atti di ufficio. «Rispetto sempre le decisioni dei giudici – commenta il sindaco Fiorentino -. Sono certo che in Tribunale la mia estraneità potrà risultare con chiarezza. Per legge l’autorizzazione e la vigilanza sull’installazione degli impianti elettrici, in occasione di festività, non è materia di competenza del sindaco. Considerata la tragicità della vicenda, posso comprendere che all’udienza preliminare si è preferito rimettere ogni valutazione al Tribunale». Le indagini si sono susseguite per un anno. Nei giorni successivi all’incidente, fu effettuata anche una perizia tecnica sull’elevatore e sul cestello, affidata a tecnici ed esperti nominati dalla Procura e dagli avvocati della parte lesa, Massimo Esposito e Nello Persico. Le immagini della videocamera comunale collocata in piazza Sant’Antonino affidate all’esame di un esperto informatico. (Massimiliano D'Esposito il Mattino)
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