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venerdì 26 dicembre 2008

I “nemici invisibili”, che mascalzoni !

Tutto il male di Napoli avrebbe un solo nome e cognome, Alfredo Romeo. L’inchiesta si allarga sempre di più, è finanche difficile seguire i “percorsi” dei magistrati, Roma pare che sia una tappa importante per sbrogliare la matassa e riempire altre pagine nel già sostanzioso dossier dei giudici. Per la prima volta nelle intercettazioni spunta Bassolino, il governatore esordisce nell’inchiesta della Procura perché Romeo gli aveva telefonato per chiedergli a chi si poteva rivolgere per conoscere pittori famosi da far lavorare nell’albergo di Via Marina. Bassolino che non ha mai capito… un tubo di arte si è sempre fidato dell’attuale direttore del “Madre”, ed è proprio su questo personaggio che ha dirottato Romeo. Il “Madre” è un museo con sede nel centro antico di Napoli, definito ad ignoranza umana una volta “Museo di Arte Contemporanea” e un’altra di “Museo di Arte Moderna”, in realtà funziona anche da discoteca… per catturare "interessi culturali" dei più giovani. Mesi fa il governatore della Campania fece visita al Museo, ma non ritenne di fermarsi nelle strade circostanti dove era in atto una mostra di "graffitisti". I valenti giovani maestri si ribellarono e lo punirono: all’uscita gli versarono addosso un bicchiere di vino e gli regalarono un cartello con la parola “Madre” anagrammata… fate voi!!! Non si sa come andrà a finire questa storia delle intercettazioni telefoniche ma una cosa è chiara: Romeo, che si definisce “amante dell’arte”, che ama Napoli e i napoletani si è certamente rivolto a persone sbagliate. Il rapporto culturale Bassolino-pennello non esiste, il personaggio-direttore del Museo è quel collaboratore artistico, sconosciuto al grande pubblico, che ogni anno, nel periodo del Santo Natale, non bada a spese per riempire Piazza del Plebiscito di una “opera d’arte”. Ricordiamo, tutti insieme e ben stretti per non svenire ancora una volta, della “montagna di tonnellate di sale”, della costruzione che servì per fare la pipì a umani e animali, della muraglia di gesso e marmetti raffiguranti paesi che affacciano sul Mediterraneo, insomma il selciato di Piazza del Plebiscito virtuale “Mare Nostrum”. Napoli ha dovuto subire, e chissà per quanti anni ancora, cattivi personaggi della politica che hanno allungato le loro mani nelle casse riempite dalle tasse dei cittadini, sciupando considerevoli somme di danaro per futilità "artistiche" spinte a forme estreme. Le assurdità delle arti, come la fontana in Via Scarlatti al Vomero; la Villa Comunale riempita di lampioni a forma di supposte e con strutture ispirate a modelli africani… non abbiamo niente contro l’Africa ma certo un po’… estranea al contesto dell’esistente; la scomparsa dell’artistica cancellata in Via Marina che isolava il Porto e proteggeva i turisti in partenza per le isole del Golfo, oggi alla mercè di rapinatori; la chiusura del Circolo della Stampa; e tante, tantissime altre volgarità, espressioni della “cultura delle dita nel naso”. La sindaca Iervolino è stata ascoltata dai magistrati in Procura. Oltre due ore per esprimere la delusione verso i suoi assessori… ma guarda un po’ che cosa mi hanno combinato. E’ stata ascoltata come “persona disinformata dei fatti” e pare che potrebbe essere testimone d’accusa nell’indagine sugli appalti di lavori seguiti malissimo e di altri più numerosi mai cominciati. Ai giornalisti, una razza che non ha mai digerito, ha raccontato di un incontro molto interessante con i Pm e anche svolto tra simpatia e tantissima serenità. La sede della Procura, per lei, è un accogliente salotto. Rosetta-Rosetta (così battezzata dal suo datore di lavoro, il potente governatore della Campania che si è fatto cementare la bocca scegliendo una “vita solitaria” per non partecipare ad una guerra "a lui estranea"…!) ha scambiato la Procura per il Palazzo di Barbie. Turbativa d’asta? Ma di che cosa state parlando? Alcuni contratti arrivano al sindaco solo nella fase conclusiva…” a me si chiedeva di ratificare i voleri del Consiglio e della Giunta”, Il “malgoverno diffuso” è un’invenzione. Di chi, poi? I NEMICI invisibili che hanno distrutto Napoli, che mascalzoni…!!! (Mario Caruso Napoli.com)

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