Scivolano silenziosi nel quartiere ostile che non tollera divise. Piove a dirotto sulla città, ma questo ovviamente non fa chiudere i battenti del più grosso supermercato della droga in Italia: a Secondigliano e Scampia la vendita di cocaina, kobrett, e eroina procede - come sempre - alla grande. Questa volta, però, l’effetto sorpresa riesce a cogliere impreparati tutti. Vedette, spacciatori e clienti hanno appena il tempo di realizzare di avere di fronte l’Esercito. Militari in assetto di guerra. L’operazione «Strade sicure», varata dal governo il 24 luglio per contribuire con 200 uomini al controllo del territorio di napoli e della sua provincia, si sposta in periferia. Tocca ai carristi del 131esimo reggimento - inquadrati nella brigata bersaglieri «Garibaldi» - violare uno dei più coriacei santuari della camorra. Una trentina di soldati, sei pattuglie composte da cinque elementi, ai quali si aggiungono agenti dell’Ufficio prevenzione generale della Questura (diretto da maurizio Agricola). Indossano giubbotti antiproiettile, imbracciano fucili AR 7090 (calibro 5,56). Si muovono veloci nel dedalo di ballatoi degradati della Vela Rossa, pronti a tutto, sapendo di potersi trovare da un momento all’altro nella necessità di doverle usare, quelle armi. Ma le sentinelle di una delle più frequentate piazze dello spaccio di Scampia hanno gioco facile ad avvisare per tempo gli spacciatori. Quel che resta ai militari - che sono coordinati sul campo dal loro comandante, il colonnello Claudio Dei - è prendere atto della presenza di una decina di «tossici» in piane attività, tutti con la siringa a portata di mano, qualcuno addirittura ha ancora l’ago conficcato in vena. Ma, per questa sera, l’arrivo dell’Esercito servirà a scombussolare i piani dei signori della droga. Non si vende più, per questa notte. Il che significa mancati introiti per il clan degli scissionisti. Alla camorra fa decisamente più male questo che non l’arresto di qualche pusher, che d’altronde viene rimpiazzato velocemente. Per questo scatta la rappresaglia. Vigliacca. Da un palazzo c’è chi lancia contro soldati e polizia bottiglie di vetro piene d’acqua: una sfiora un agente di pochi centimetri, avrebbe potuto ammazzarlo. Di notti come questa ne seguiranno molte altre. la camorra è avvisata. Il governo ha prorogato di sei mesi la presenza dei soldati a Napoli. (Giuseppe Crimaldi il Mattino)Lavoro e tempo libero, Napoli invivibile
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