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venerdì 19 dicembre 2008
L'indagato socialista: l'ho saputo dal Web
Antonio Pugliese se li è scaricati tutti da Internet quei faldoni di carte che continua a rileggere, incredulo. Delle sue carte processuali. «Oh Gesù, l'ho saputo così che sono indagato, mica mi è arrivato un avviso di garanzia...». E sempre da Internet ieri mattina il vicepresidente della provincia di Napoli ha scoperto anche di aver scampato l'arresto per un soffio. Per ora. Perché se il gip Paola Russo per lui l'ha rigettata la richiesta di una custodia cautelare, la procura ha già in mente di presentare appello. «Un incubo, fatemi uscire da questo incubo». Ma anche un film già visto. Cinquant'anni, socialista da sempre e ancora socialista, Antonio Pugliese era a Roma ad assistere i deputati del partito quando arrivò la piena di Tangentopoli. «Ma questa volta non può essere così, io non ho fatto niente. Mi contestano una telefonata con Romeo dove parlo di diciotto persone da assumere, diciotto lavoratori di Casoria. Ma quello era previsto dal contratto. E poi alla fine non se ne è fatto nemmeno niente...». Un film già visto. «Meno male che il gip le carte se l'è lette bene e tutte, maronna... Grazie, grazie tanto al gip». Antonio Pugliese tormenta il telefonino sul treno che lo sta riportando a Napoli da Roma, lì dove si è precipitato per andare a parlare con Riccardo Nencini, il capo del suo partito. Chiama collaboratori e assessori e il capo della provincia, ma poi c'è la telefonata che gli fa tornare il sorriso ed è quella che gli ricorda la festa di Napoli sulla nave delle crociere. L'aria sognante: «Ci sta Sophia Loren stasera a Napoli...». Avrebbe avuto anche l'allenamento sportivo nel suo club di Capodimonte, Antonio Pugliese. «Tutti i giorni lo faccio. Lo sport è fondamentale: altrimenti mica potevo andare a farla la maratona di New York». Che sapere a quale posto è arrivato non si può. «Però l'ho fatta tutta fino in fondo», garantisce il vicepresidente della provincia di Napoli che è anche assessore al Patrimonio, Economato, Provveditorato, Gare e Contratti, Avvocatura, Affari Generali, Demanio, così come elenca dovizioso un biglietto da visita che adesso sembra l'elenco delle sue accuse. «Ma io non lo so di cosa sono imputato, ancora ». Il treno arriva a Napoli, il cielo è ancora chiaro e l'aria e tiepida. Antonio Pugliese alza gli occhi. « Mo' magari se mi sbrigo con l'avvocato ce la faccio ancora ad andare alla festa con la Loren... ». (Alessandra Arachi da il Corriere della Sera)
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