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giovedì 1 gennaio 2009
Ascensori e funicolari per avvicinare i centri alle aree collinari
Sorrento - Una funicolare che collega la marina di Vico Equense alla frazione di Moiano e a Positano; l’ascensore tra il centro cittadino di Meta e la spiaggia, una funicolare che colleghi Piano di Sorrento con la frazione dei Colli di San Pietro, i percorsi pedonali meccanizzati di Sant’Agnello, la funivia Sorrento-Sant’Agata ed il collegamento pedonale costiero tra Marina della Lobra e Marina di Puolo a Massa Lubrense. Sono una parte dei progetti che le amministrazioni comunali della penisola sorrentina hanno presentato in allegato alla loro proposta di emendamenti al Ptcp della Provincia di Napoli. «Il Piano territoriale di coordinamento provinciale – afferma il vicesindaco di Sorrento con delega ai Lavori Pubblici, Saverio Iaccarino – così come approvato dalla Giunta provinciale, impedisce di fatto qualsiasi tipo di intervento edilizio in penisola sorrentina a causa dei vincoli che ricadono su questa zona». In pratica nell’area compresa tra i territori comunali di Massa Lubrense e Vico Equense, una volta diventato esecutivo il piano, non si potranno aprire nuovi cantieri. «Ciò – aggiunge Iaccarino - bloccherebbe i progetti di edilizia popolare e anche le opere pubbliche. Per questo motivo, entro il termine stabilito del 17 dicembre, presenteremo le osservazioni che le amministrazioni comunali della penisola sorrentina hanno elaborato unitariamente e alle quali abbiamo allegato una serie di progetti per opere pubbliche che si intendono realizzare nei vari Comuni». Si tratta di un nutrito elenco di interventi, alcuni dei quali particolarmente suggestivi, che consentirebbero, una volta realizzati, di creare infrastrutture di rilievo assoluto per tutti i residenti della zona, ma anche a favore dei turisti che frequentano la penisola sorrentina. «Opere pubbliche – precisa ancora il vice sindaco di Sorrento – per realizzare le quali chiederemo di attingere ai finanziamenti regionali previsti dal Por 2007-2013. I progetti, inoltre, non saranno presentati singolarmente, ma in maniera unitaria dalle amministrazioni locali peninsulari». Il Ptcp, inoltre, così come rilevato nella relazione allegata alle osservazioni presentate dai Comuni costieri, risulta essere in contrasto con il Piano urbanistico territoriale «almeno fino all’approvazione del Piano paesistico regionale che al momento è solo in previsione normativa». In sostanza, si ritiene che nasceranno difficoltà nella redazione dei Puc, i Piani comunali, perché questi dovrebbero essere conformi al Ptcp, ma anche in linea con il Put, il che sarebbe impossibile, secondo gli amministratori della penisola sorrentina, a causa della discordanza tra i due strumenti urbanistici. (Massimiliano D’Esposito il Mattino)
1 commento:
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Una questione vecchia come il cucco e tra l'altro già superata.
RispondiEliminaI piani si potranno tranquillamente fare e si potranno costruire opere pubbliche a gogò, ma non edilizia privata.
Le case popolari, è bene ricordarlo, non si possono costruire per colpa di chi ha costruito e ha fatto costruire abusivamente e ha fatto superare il plafond di edilizia residenziale.
I colpevoli, quindi, sono bene chiari e definiti.