Regione Campania - Gli assessori e i consiglieri di Rifondazione della Campania hanno deciso di astenersi dalle sedute istituzionali se, si legge in una nota promossa da Corrado Gabriele, «non si ferma l’accordo che il Pd ha con il Pdl sullo sbarramento al 4 per cento per le elezioni europee». Lo sbarramento è criticato anche dal presidente della Provincia, il verde Di Palma. Contrario alla soglia del 4 per cento anche il Governatore Antonio Bassolino. «Mi sembra ingiusto che possano essere escluse dal Parlamento europeo diverse forze politiche che comunque rappresentano orientamenti sociali e culturali presenti e attivi nella realtà italiana. Nel Parlamento Europeo, tra l’altro, non si pone un problema di governabilità come nelle istituzioni nazionali ed è dunque saggio, anche per la democrazia italiana, muoversi in una logica di inclusione. Questa mia convinzione, maturata da tempo, è oggi rafforzata dall’inopportunità di modificare la legge elettorale alla vigilia del voto», conclude Bassolino. Contrari, ancora, allo sbarramento anche il vicepresidente della Regione Antonio Valiante e il sindaco Rosa Russo Iervolino. La vicecapogruppo alla Camera del Pd, Marina Sereni, si rivolge proprio ai partiti minori della sinistra che rischierebbero di restare fuori dal Parlamento di Strasburgo e sottolinea che l’introduzione di uno sbarramento del 4%, mantenendo le preferenze, "corrisponde alla richiesta che viene dai cittadini per un sistema dei partiti meno frantumato e per restituire all’elettore la possibilità di scegliere il proprio parlamentare. Anzichè attaccarci - continua - le forze alla sinistra del Pd dovrebbero costruire le condizioni di un’aggregazione che possa dare voce al loro elettorato. Per parte nostra - aggiunge - se sarà introdotto lo sbarramento, credo dovremo essere disponibili ad aprire le nostre liste ad altre forze riformiste"
Spese pazze, paga la Regione (L’Espresso)
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