Sorrento - «Tutti parlano di crisi globale e bisogna inventarsi qualcosa anche nel settore turistico». Paolo Esposito, uno dei più esperti e famosi ristoratori della città, è già passato dalle parole ai fatti. Per il ristorante La Basilica, annesso al più noto «Caruso» da cui è diviso da una porta comunicante, ha lanciato il menù ad ampia scelta con il giusto rapporto qualità-prezzo. «Abbiamo attuato l’iniziativa – spiega – fino a maggio. Se avrà successo, andremo avanti per l’estate». Venticinque euro il prezzo fisso per i clienti de «La Basilica» con scelta di un piatto per antipasti o primi e di un secondo piatto. Tutti i secondi serviti con contorni, più il dolce della casa. Bevande escluse, ma nessuna spesa di coperto e servizio. C’è bisogno di un’iniziativa «a chilometro zero» anche per la ristorazione? «Mi risulta che l’abbiano già varata al Nord, con risultati incoraggianti», replica Paolo Esposito, che sottolinea: «È giusto che anche a Sorrento si faccia altrettanto. Qui come altrove, bisogna puntare su proposte di questo tipo: va trasmessa fiducia ai consumatori». Le ultime due stagioni turistiche, da maggio a ottobre, sono state più sofferte «perché – spiega Esposito – si è avuto un calo della clientela statunitense, quella che per il passato spendeva di più e poi è stata indotta dalla recessione a programmare vacanze morigerate. Invece di avere tavoli vuoti, è meglio lavorare a prezzi contenuti mantenendo sempre alta la qualità». Da una parte il prestigioso ristorante-museo Caruso con oltre 500 cimeli, dall’altra «La Basilica». In mezzo, la cucina, al servizio di entrambi i locali. Paolo è pronto a ripartite per un’altra lunga stagione, fino all’inizio di dicembre dell’anno prossimo. (Gianni Siniscalchi Il Mattino)
Turismo, Costiera e isole salvate dal last minute
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