Tutti d´accordo con Giorgio Napolitano. A cominciare, manco a dirlo, dai principali destinatari del suo messaggio. Quei politici che governano e che fanno sempre così poca autocritica. D´accordo il sindaco Rosa Russo Iervolino che parla in una pausa di una giornata dedicata alle trattative per la ricomposizione della giunta: «Quello che Napolitano ha detto, senso del dovere e uso accorto del denaro pubblico, è l´essenza di ciò che io chiamo politica. Il resto è sottobosco. Come sempre il presidente dice cose sensate ed estremamente giuste e io condivido pienamente. La vera politica è ciò che dice Napolitano». D´accordo anche il vicepresidente della giunta regionale Antonio Valiante, che però specifica: «Il problema è generale, non è solo un dato napoletano anche se oggi la lente di ingrandimento è sulla città ed è dunque giusto il richiamo del Capo dello Stato ad essere più attenti. Il punto è che l´assenza dei partiti, i quali hanno sempre garantito la costruzione della classe dirigente, affida oggi le scelte all´estemporaneità. Ma il problema riguarda anche l´organizzazione della pubblica amministrazione. Le semplificazioni hanno danneggiato l´efficacia e la trasparenza della macchina amministrativa». Secondo il segretario regionale del Pd, Tino Iannuzzi, «il richiamo di Napolitano è un´ulteriore spinta per la politica e i partiti a percorrere con sempre maggiore convinzione la via della trasparenza, della serietà e dell´assoluto disinteresse personale nell´esercizio dei ruoli della vita pubblica». «I cittadini - aggiunge Iannuzzi - chiedono buona amministrazione e buon governo, obiettivi che dobbiamo raggiungere con uno stile di sobrietà e oculata gestione della cosa pubblica. Il Partito democratico è impegnato ad accelerare in queste strategiche e irrinunciabili scelte di fondo anche in vista dell´indispensabile rilancio e rinnovamento profondo del governo della città di Napoli». Più drastico Luciano Schifone di Alleanza nazionale: «Esprimo vivo apprezzamento per le parole del Capo dello Stato, in particolare laddove ha auspicato l´instaurazione un nuovo costume politico. È evidente, però, che un tale cambiamento non può realizzarsi se non attraverso un passaggio di purificazione elettorale». Un richiamo che ha colpito anche il rettore della Federico II, Guido Trombetti: «Non si può che concordare con il richiamo del Capo dello Stato che ha una valenza di indirizzo e credo si riferisca a un rinnovamento naturale e irreversibile. Ma il tutto è bene che avvenga in un tempo ragionevole, nei tempi che la ragionevolezza della politica consente». (o. l. da la Repubblica Napoli)
“Serve un nuovo costume politico ma vedo anche segni di speranza”
IL NOSTRO MOVIMENTO
RispondiEliminaFinalmente ci siamo!
E’ nata l’Unione Nazionale Italiana degli Impiegati Statali: "U.N.I.STAT."
Un movimento libero, autonomo ed indipendente: lavoratori e pensionati dello Stato uniti per dare vita alle aspettative del "popolo delle buste paga".
Un popolo fatto di gente che “campa” di stipendio e che non ha la possibilità di adeguare autonomamente le proprie entrate al costo della vita.
Un popolo che non si sente adeguatamente rappresentato in parlamento da “questa” classe politica, nè sufficientemente tutelato sul posto di lavoro da “questi” sindacati che dovrebbero difendere il potere d’acquisto di salari e pensioni.
Un popolo che ha più volte palesato su queste pagine la necessità di un soggetto politico “nuovo”.
Ebbene, adesso, il movimento c'è, è nato!
L’UNISTAT si batte per il miglioramento della qualità della vita dei lavoratori dipendenti e dei pensionati.
Obiettivi primari ed inalienabili dell’UNISTAT sono la democrazia, l'uguaglianza, la libertà e la giustizia sociale.
L’UNISTAT avversa il tentativo di abbattere gli istituti di democrazia istituzionale vigenti che, anzi, vanno quotidianamente e senza soluzione di continuità, arricchiti di democrazia sostanziale e quindi di contenuto socialmente valido.
Accetta e difende i principi e le finalità della Costituzione Italiana e, pertanto, si proclama pluralista dal punto di vista ideologico, politico e religioso, nel convincimento che la persona umana non ha frontiere, nè barriere fisiche, nè psichiche e che l'individuo deve continuamente anelare alla pace, alla democrazia, alla giustizia ed alla libertà nel completo rispetto delle leggi, ma combattendo con fermezza tutto ciò che ad esse costituisca attentato.
Ai nostri amici, ai nostri lettori, a tutti i nostri sostenitori - iscritti e simpatizzanti - non verrà mai chiesto alcun contributo economico d’iscrizione, ma soltanto di “PARTECIPARE”!
La Segreteria Nazionale