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sabato 24 gennaio 2009
Scala “Grazie Cuffaro per il tuo no al federalismo fiscale”
Regione Campania - “Grazie Cuffaro. Anche nelle mie peggiori previsioni non avrei mai potuto immaginare che un giorno avrei dovuto ringraziare i rappresentanti dell’UDC, gli unici che nell'Aula di Palazzo Madama non hanno avuto tentennamenti di sorta e hanno detto un “no” deciso al disegno di legge appena approvato sul federalismo fiscale” - dichiara Antonio Scala capogruppo regionale di Sinistra Democratica – “E aggiungo che mai avrei immaginato, altresì, che Bossi potesse un giorno ringraziare Veltroni. Mi sarei aspettato almeno dai rappresentati del Sud, seduti al Senato nel centro sinistra, non di sentire “qualcosa di sinistra”, ma almeno “qualcosa” (parafrasando Nanni Moretti) in merito e non che optassero per una “pacifica” astensione, della quale non si sono ben capite le motivazioni”. “Sono il primo a sorprendermi, ma condivido anche le motivazioni dell’UDC” – Continua Scala - “Si demanda tutto allo Stato e, quindi, al Consiglio dei Ministri (cioè alla maggioranza di turno e l’attuale, con Bossi presente, non certo garantisce in modo equo tutto il Paese!), che dovrà fare i decreti delegati e il controllo e la verifica degli stessi decreti. Regioni e comuni pagheranno il conto”. “In questo disegno di legge - spiega il Capogruppo regionale - si ridisegnano i criteri di ripartizione della finanza pubblica accrescendo la quota a disposizione delle regioni settentrionali e sottraendo stabilmente risorse al Mezzogiorno; che il federalismo avrà un costo, per cui la legge non va nella direzione dell’eliminazione degli sprechi, anzi, forse sarà vero il contrario; che determina una maggiore disparità tra le aree più sviluppate del paese e quelle più in ritardo e con un maggiore carico di difficoltà e stiamo parlando proprio del Mezzogiorno”. “In parole povere – conclude Antonio Scala – gli eredi di Antonio Gramsci hanno finalmente trovato il modo di risolvere definitivamente la Questione Meridionale: hanno eliminato direttamente il Mezzogiorno”.
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