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lunedì 5 gennaio 2009

Urbanistica nel caos, Sos dai Comuni

Piano di Sorrento - Se la popolazione della costiera aumenta e con essa cresce la fame di case popolari, le nuove abitazioni dovrebbero essere costruite fuori dalla penisola sorrentina, nell’area vesuviana o a nord di Napoli. Ecco uno dei paradossi del Piano territoriale di coordinamento provinciale che, se dovesse entrare in vigore così come è stato elaborato, di fatto bloccherebbe tutta l’attività urbanistica della penisola sorrentina, sia sul fronte dell’edilizia privata che su quella dei lavori pubblici. A sostenerlo sono le amministrazioni comunali della costiera che hanno proposto una serie di modifiche. «Ad esempio un nuovo centro sportivo per essere conforme al put dovrebbe avere determinate caratteristiche che, però, lo mettono in contrasto con il piano provinciale», spiega l’ingegnere Graziano Maresca, capo dell’ufficio tecnico del Comune di Piano e promotore delle proposte di modifica allo strumento urbanistico provinciale che hanno avuto il via libera di tutti i consigli comunali. Idem per gli interventi di ripascimento degli arenili, opere indispensabili per arginare il fenomeno dell’erosione costiera in tutto il comprensorio sorrentino e che nel piano provinciale sarebbero vietati. Analogo discorso per i cosiddetti «standard urbanistici» che rappresentano le esigenze di servizi quali aree verdi, parcheggi, scuole ed altri servizi. Ebbene, anche in questo caso piano urbanistico territoriale e piano provinciale fanno previsioni diverse. E il paradosso rischia di investire direttamente gli strumenti urbanistici comunali, denominati puc (piano urbanistico comunale) e che per essere conformi dovranno derogare ad alcune previsioni di ordine paesaggistico. Non a caso appena qualche giorno fa è partita la proposta di far approvare una legge regionale per regolare la materia urbanistica in costiera atteso che entri in vigore il nuovo piano paesaggistico. Questo il risultato più significativo scaturito dalla riunione che si è svolta al comune di Meta tra i rappresentanti delle amministrazioni della costiera e gli esponenti regionali competenti in materia di pianificazione del territorio. All’origine dell’incontro, al quale ha partecipato anche l’assessore provinciale Piergiorgio Sagristani, la vera rivoluzione che nel giro di un anno farà cambiare completamente il volto della pianificazione urbanistica regionale ma che rischia anche di creare notevoli disagi in aree tutelate sotto il profilo paesaggistico per la quali si creerebbe una sorta di conflitto tra norme regionali e norme provinciali. Mentre la Provincia di Napoli si appresta ad approvare il piano territoriale di coordinamento, per la costiera rimarrà in vigore, almeno per gli aspetti paesaggistici, il piano urbanistico territoriale. Risultato? Con il nuovo anno, gli uffici comunali si troveranno a dover applicare norme non perfettamente compatibili tra loro con la conseguenza che i cittadini (ma anche gli enti pubblici) potrebbero restare senza risposta nel caso presentassero progetti per l’approvazione. (Francesco Aiello il Mattino)

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