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venerdì 20 febbraio 2009
Berlusconi: "Ho mandato a casa sette leader diversi"
Il desiderio espresso dai tanti militanti ed elettori del Partito democratico è quello di voltare pagina. Di sfruttare questa crisi per realizzare un rinnovamento vero e profondo della classe dirigente. Di puntare sui giovani, sulle donne o su chi non è così giovane, ma ha accumulato positive esperienze nei governi locali e non ha mai avuto l'occasione per dire la sua a livello nazionale. Veltroni ha annunciato che per un buon periodo di tempo non parlerà di politica in riferimento al Pd: ''Non parlerò per molte settimane, se non per dare sostegno a chi si troverà al mio posto. E' una questione di stile. Sappiate che se se dovessero circolare mie dichiarazioni riferite da terze o seste persone, sarebbero del tutto inventate''. Invece, Silvio Berlusconi è preoccupato di non aver di fronte un'opposizione strutturata per quanto accade nel Pd dopo le dimissioni di Veltroni? "No. Ormai è un'abitudine - risponde il Premier, a margine dell'incontro con il premier britannico Gordon Brown a Villa Madama - Sono 15 anni che sono in politica e mi sono confrontato con sette leader diversi, che sono andati a casa. Arriverà l'ottavo e credo non vorrà tradire la regola della sinistra".
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