È rientrato a Portici deluso. Il sindaco Enzo Cuomo, coordinatore provinciale dell’Anci, non ha votato Dario Franceschini. «Ho annullato la scheda», confessa. E lo stesso ha fatto Ciro Bibiano, capogruppo del Pd a Portici dove alle politiche dello scorso anno il Partito democratico ottenne il 41 per cento. Perchè non ha votato Franceschini? «È una minestra riscaldata propinata agli elettori del Pd, questa è la sensazione che abbiamo avuto avuto partecipando all’assemblea. I buoni propositi annunciati appaiono estremamente tardivi soprattutto perchè chi li annuncia, avrebbe potuto tranquillamente praticarli. Si dimentica che Franceschini è stato il vice di Veltroni e ha condiviso tutte le sue decisioni». Cosa contesta? «C’è stato uno scientifico svuotamento delle rappresentanze territoriali paracadutando per il Parlamento candidature di persone che non hanno nulla a che vedere con il territorio e le proprie istanze. E anche nella politica intrapresa non c’è stata una forte attenzione ai problemi del Sud e della gente». Perchè allora ha annullato la scheda e non ha votato contro? «Cambiali in bianco non siamo più disposti a firmarne. Aspettiamo che agli annunci del nuovo segretario seguano fatti concreti e visibili che testimonino un’effettiva volontà di svolta». Come valuta l’entusiasmo di tanti altri delegati? «Entusiasmo? Faccio notare che a Roma c’era la metà degli aventi diritto al voto. Altro che mobilitazione....». (p.mai. il Mattino)
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