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martedì 24 febbraio 2009

Furti, nei supermercati è allarme

Sorrento - Condannato a 2 anni di reclusione con la formula degli arresti domiciliari, oltre a 600 euro di sanzione per avere rubato sette confezioni di profumo nel supermercato Conad di Vico Equense. È la pena che dovrà scontare Roberto Punzo, 36enne di San Giorgio a Cremano arrestato per furto aggravato dai carabinieri. Un arresto che si aggiunge agli arresti dello scorso anno per un furto di denaro al supermercato Conad di Sant’Agata sui due Golfi a Massa Lubrense e per una tentata rapina al minimarket Deco di Piano di Sorrento. Insomma tra gli scaffali dei supermercati della penisola sorrentina, Sisa, Conad, Deco, Sigma, senza contare gli empori minori, si ruba sempre di più. In molti casi ad essere pizzicati sono giovani in cerca di esibizionismo, tossicodipendenti, alcolisti, che si attrezzano con compari che distraggono le cassiere o con zainetti isolati dalla carta stagnola per superare i controlli magnetici all’uscita dei negozi. Un fenomeno in continua di espansione che non trova cassa di risonanza perché spesso i responsabili della grande distribuzione in penisola sorrentina preferiscono tacere piuttosto che ammettere i furti rischiando di incentivarne altri o per compromettere l’immagine di località turistica. La merce però continua a sparire con preferenze verso i prodotti di bellezza, cosmetici, confezioni di lamette da barba, pile, addirittura biscotti e lattine di bibite che vengono consumati quando si è ancora all’interno dei supermercati. E nei negozi delle marche più famose c’è pure chi con la scusa di provare il capo di vestiario ne indossa due ma ne consegna uno solo alla cassa. C’è poi chi nei supermercati sostituisce nelle scatole i prodotti effettivi con altri più costosi senza limiti per la fantasia dei taccheggiatori. Nel periodo invernale il rischio maggiore è per i capi di abbigliamento che spesso spariscono quando si indossano i giacconi che nascondono tutto. Il furto nei supermercati e negli empori è dunque una realtà con la quale molti esercenti devono fare i conti soprattutto in un periodo di crisi economica in cui si cerca di contenere i prezzi per favorire la clientela. Il timore è che si possa raggiungere il livello di guardia dei grandi centri cittadini dove pagando il 30% del costo di un prodotto c’è chi riesce a procurarlo su commissione. (Vincenzo Maresca il Giornale di Napoli)

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