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giovedì 19 febbraio 2009
Sagristani verso l’UDC?
Penisola Sorrentina - Nel collegio della Costiera parte la corsa alle candidature per il rinnovo del Consiglio provinciale. La tornata elettorale del 6-7 giugno coincide, infatti, come d’altronde già avvenuto nel 2004, con l’appuntamento per rieleggere il Consiglio Comunale di Meta. Nel raggruppamento 42, che comprende Sorrento, Meta, Piano di Sorrento, Sant’Agnello, Massa Lubrense, Capri e Anacapri, nel 2004 trionfò Piergiorgio Sagristani, all’epoca sindaco di Sant’Agnello, con ben 11.427 voti, un risultato che gli valse anche il primato di candidato più votato della Margherita, con una percentuale del 27,4 per cento. Dopo aver rivestito la carica di consigliere per due anni e mezzo, nel dicembre 2006, Piergiorgio Sagristani fu nominato assessore provinciale alle Politiche dei servizi sociali, incarico che tuttora ricopre, in quota PD. L'uscente Sagristani – pare - correrà per una riconferma, ma nelle file dell'Udc. Quasi sicura la candidatura di Leone Gargiulo (sindaco di Massalubrense) con il PDL e molto probabilmente l'Italia dei Valori potrebbe puntare sull'insegnante di educazione fisica Francesco Ciampa di Piano di Sorrento. Per evitare l’emorragia di voti il PD potrebbe candidare Pietro Gnarra, assessore di Sant'Agnello, molto vicino alla dirigenza regionale del partito e considerato una vera e propria macchina elettorale. Un'eventualità che danneggerebbe innanzitutto Sagristani che infatti starebbe operando diplomaticamente per scongiurare la discesa in campo di concorrenti in grado di sottrargli consistenti fasce dell'elettorato. Marco Fiorentino Sindaco di Sorrento dopo il passaggio con l’Udeur ed il rientro nel centro destra, consolida i suoi rapporti e si gioca la carta del voto provinciale. Ormai non ci sono più dubbi: sarà anche lui della partita, nonostante le attuali, timide, smentite di facciata. Ha già un posto in una lista civica che appoggia il candidato presidente del centro destra Luigi Cesaro. Nome della lista “Per Cesaro Presidente” appunto. Un espediente politico escogitato a livello regionale nella PDL per dare spazio, come si dice in gergo, al territorio e quindi liberare posti, visto che l’unificazione Alleanza Nazionale- Forza Italia toglie posti nei collegi che richiedono un unico candidato.
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