Castellammare di Stabia - «Vado avanti solamente se la maggioranza è unita e coesa». Il discorso del sindaco di Castellammare, Salvatore Vozza, è stato incentrato soprattutto su questo argomento: senza unità di intenti, il primo cittadino preferisce terminare subito l’avventura politica alla guida del Comune stabiese. Dagli interveti degli altri componenti della maggioranza, è sembrato che i consiglieri del centrosinistra vogliano continuare ad amministrare Castellammare. «Sono pronto anche a rivedere la Giunta – ha assicurato Vozza – ma c’è bisogno di trovare presto le soluzioni. Se non c’è volontà di andare avanti, però, è meglio parlarne adesso». Il discorso è semplice: evitare fasi di stallo pericolose ed evitare un lungo commissariamento. Qualora Vozza non riuscisse a tenere salda la sua maggioranza dopo il 24 febbraio, significherebbe subire un anno di commissariamento, senza possibilità di andare alle elezioni subito. «Voglio tenere fede agli impegni presi – ha aggiunto Vozza – e i vari progetti già partiti ne sono un esempio. Tra le nostri priorità sono le Terme di Stabia e la Fincantieri, non possiamo dimenticarci di loro, sono questioni che meritano tutta la nostra attenzione».Ieri sera, la maggioranza si è ritrovata compatta, ma quasi a scadenza. La prossima settimana, come annunciato dal consigliere Lello Gargiulo, è in programma un congresso straordinario nel PD, a Castellammare spaccato in due fazioni, una in maggioranza, l’altra in opposizione. Questo sarebbe il nodo da sciogliere: qualora non arrivassero decisioni pro-Vozza, il sindaco potrebbe tornare a vacillare. Anche se in tanti sono pronti ad uscire definitivamente dal Pd pur di appoggiare il sindaco stabiese. Infine, oggi potrebbe essere il giorno delle dimissioni dell’assessore Mariella Parmendola. I motivi vanno cercati altrove, e non nella fiducia in Vozza: solo beghe di partito hanno spinto quasi allo scioglimento del circolo del Prc a Castellammare. (Dario Sautto il Giornale di Napoli)
domenica 1 febbraio 2009
Vozza, tregua fino al congresso del Pd
Castellammare di Stabia - «Vado avanti solamente se la maggioranza è unita e coesa». Il discorso del sindaco di Castellammare, Salvatore Vozza, è stato incentrato soprattutto su questo argomento: senza unità di intenti, il primo cittadino preferisce terminare subito l’avventura politica alla guida del Comune stabiese. Dagli interveti degli altri componenti della maggioranza, è sembrato che i consiglieri del centrosinistra vogliano continuare ad amministrare Castellammare. «Sono pronto anche a rivedere la Giunta – ha assicurato Vozza – ma c’è bisogno di trovare presto le soluzioni. Se non c’è volontà di andare avanti, però, è meglio parlarne adesso». Il discorso è semplice: evitare fasi di stallo pericolose ed evitare un lungo commissariamento. Qualora Vozza non riuscisse a tenere salda la sua maggioranza dopo il 24 febbraio, significherebbe subire un anno di commissariamento, senza possibilità di andare alle elezioni subito. «Voglio tenere fede agli impegni presi – ha aggiunto Vozza – e i vari progetti già partiti ne sono un esempio. Tra le nostri priorità sono le Terme di Stabia e la Fincantieri, non possiamo dimenticarci di loro, sono questioni che meritano tutta la nostra attenzione».Ieri sera, la maggioranza si è ritrovata compatta, ma quasi a scadenza. La prossima settimana, come annunciato dal consigliere Lello Gargiulo, è in programma un congresso straordinario nel PD, a Castellammare spaccato in due fazioni, una in maggioranza, l’altra in opposizione. Questo sarebbe il nodo da sciogliere: qualora non arrivassero decisioni pro-Vozza, il sindaco potrebbe tornare a vacillare. Anche se in tanti sono pronti ad uscire definitivamente dal Pd pur di appoggiare il sindaco stabiese. Infine, oggi potrebbe essere il giorno delle dimissioni dell’assessore Mariella Parmendola. I motivi vanno cercati altrove, e non nella fiducia in Vozza: solo beghe di partito hanno spinto quasi allo scioglimento del circolo del Prc a Castellammare. (Dario Sautto il Giornale di Napoli)
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