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venerdì 6 marzo 2009

Faito: chi ha paura del Comune di Vico Equense?

Vico Equense - I Comuni di Vico Equense, Castellammare di Stabia e Pimonte saranno coinvolti nella gestione del Monte Faito. La decisione è arrivata dopo un incontro fra i sindaci dei tre Comuni e l'assessore provinciale con delega al patrimonio Giovanna Martano. L'assessore provinciale ha assunto l'impegno a modificare il protocollo d'intesa di recente concluso tra l'Amministrazione provinciale di Napoli e la Regione di Napoli che assegnava la gestione del Faito all'Ente Parco dei Monti Lattari. Il nuovo accordo prevede un ruolo attivo per i Comuni che saranno associati alla gestione attraverso un apposito comitato - formato dai sindaci di Castellamare di Stabia, Pimonte e Vico Equense – presieduto dal primo cittadino di Vico Equense Gennaro Cinque. Inoltre, l'intesa sarà sottoscritta dall'Amministrazione provinciale di Napoli e dalla Regione Campania, in qualità di proprietari dell'area montana, dall'Ente Parco dei Monti lattari e dai tre Comuni nel cui territorio rientra Monte Faito. "Esprimo grande soddisfazione ed un sentito ringraziamento all'Amministrazione provinciale ed all'assessore Giovanna Martano", ha detto il sindaco di Vico Equense Gennaro Cinque. "E' stato colto lo spirito di collaborazione che da sempre ci ha animati. Puntiamo ad una seria azione di rilancio per il Monte Faito. E solo una salda sinergia tra i vari enti ci può consentire di raggiungere un risultato così ambizioso ed impegnativo. I Comuni sono l'istituzione più vicina ai cittadini e non potevano essere esclusi dal progetto di gestione.” Sull’argomento è intervenuto, anche, il consigliere regionale della “Sinistra” Tonino Scala alla luce della proposta fatta dall’Ente Parco dei Monti Lattari di gestire Monte Faito. “Non si può fare mercimonio sul futuro dell’unico polmone verde che abbraccia Castellammare di Stabia e Vico Equense. I soli titolari della gestione della montagna – ha continuato il consigliere regionale – devono essere i comuni. Nessuna equipe di professionisti sarebbe in grado di provvedere alla gestione della montagna. Ritengo che prima di lanciarsi in avventate richieste occorrerebbe delineare un ragionamento complessivo che sia capace di tracciare delle linee di prospettiva, che si interroghi sul futuro della montagna, che parli del futuro delle montagna. Per essere più chiari: un intervento, come quello proposto dall’Ente Parco dei Monti Lattari, così strutturato escludendo il coinvolgimento dei comuni, rappresenterebbe l’ennesima mortificazione del territorio. Sinistra Democratica - conclude il consigliere regionale Tonino Scala - in tutte le sue sedi sia provinciali che regionali si batterà affinchè, prima di qualsiasi scelta avventata si cerchino gli spazi politici e partecipativi per determinare le scelte riguardo al futuro di Monte Faito. A scegliere del futuro della montagna devono essere prima i cittadini del posto”. Invece, il Partito democratico cittadino sostiene che la gestione debba rimanere all’Ente Parco. “Secondo il circolo cittadino – si legge in un manifesto - l’ente parco, quale soggetto destinatario della programmazione dei fondi comunitari, possa costituire un volano per lo sviluppo di un attrattore turistico ed ambientale per l’intero territorio e possa consentire l’utilizzo di risorse sia finanziarie che organizzative, indispensabili per il rilancio del Faito, creando anche nuova occupazione.” In sintesi non desiderano che il Comune gestisca il Faito, meglio l’Ente Parco. Eppure “il gigante verde” conta 420 ettari di bosco che rientrano per circa l’80% nel territorio del Comune di Vico Equense. Perché dovrebbero essere esclusi?

2 commenti:

  1. Soliti disturbati mentali per cui meglio castrati che dare soddisfazione alla moglie.
    Per fortuna hanno fatto il manifesto pertanto nessuno potrà negare l'ennesima clamorosa figuraccia dei PCI-PDS-DS-PD ecc.. cittadini.

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  2. Meglio pensarla in maniera sbagliata sul Faito, che costruirci case abusive.
    Aiutoooo!

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