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venerdì 6 marzo 2009

Palme a rischio: il Punteruolo Rosso arriva in Parlamento.

Risposta del Ministro: «è stato autorizzato dal Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali, in via eccezionale, l'utilizzo di alcune sostanze attive di concerto con lo scrivente Ministero ed il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare»

Castellammare di Stabia - Dopo le polemiche delle ultime settimane sollevate da Antonio Sicignano, presidente del Circolo della Libertà di Castellammare e vicepresidente dei Circoli della Campania, sul grave stato delle palme stabiesi, in preda ad una vera e propria infezione da Punteruolo Rosso, il Rhynchophorus Ferrugineus (nome tecnico di tale tipologia di coleottero curculionide originario dell'Asia) arriva anche in parlamento. A sollevare la questione i deputati del Pdl Paolo Russo e Marcello Di Caterina (quest’ultimo è anche presidente regionale dei Circoli della Libertà della Campania), i quali hanno presentato una interrogazione parlamentare ai Ministri delle politiche agricole, alimentari e forestali, e dell'Interno. «Da quando il problema si è spostato dai vivai alle piante da arredo urbano – si legge nell’interrogazione - i comuni hanno dovuto affrontare una miriade di problemi. Per certi versi, è proprio l'allarme lanciato dai municipi che ha fatto uscire allo scoperto ciò che i vivaisti sapevano già. Inoltre, è da sottolineare che, rispetto al vivaio, è praticamente impossibile eseguire trattamenti fitosanitari efficaci in ambiente urbano». E, quindi, i deputati chiedono di sapere: «quali provvedimenti si intendano adottare nello specifico per dotare le amministrazioni locali delle risorse economiche e degli strumenti necessari a combattere il problema, istituendo, nel caso, anche un'opportuna task force che, operando in sinergia con le amministrazioni locali, possa trovare nell'immediato una pronta soluzione al problema» ed ancora «se non si intenda provvedere a determinare con opportuno provvedimento lo stato di calamità naturale relativamente alla situazione rappresentata» ed in ultimo «quali ulteriori iniziative intenda intraprendere nell'immediato per contrastare un fenomeno che rischia di distruggere un patrimonio naturalistico che in Italia riveste una importanza addirittura monumentale e che minaccia adesso di trasformarsi in una catastrofe ambientale di gravissime proporzioni». Repentina la risposta del Ministero competente. «È già stata effettuata – si legge nella risposta scritta - dai Servizi fitosanitari regionali una campagna informativa al fine di sensibilizzare la popolazione e prevenire la diffusione. Per quanto riguarda l'utilizzo di prodotti fitosanitari è stato autorizzato dal Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali, in via eccezionale, l'utilizzo di alcune sostanze attive di concerto con lo scrivente Ministero ed il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare». Ed ancora: «i servizi fitosanitari monitorano costantemente la situazione ed adottano le iniziative più appropriate che devono essere attuate, sia da parte delle amministrazioni locali che dei privati interessati dal fenomeno. Nel prossimo piano assicurativo nazionale sarà prevista la possibilità di intervenire con il sistema delle assicurazioni agevolate, nei casi la coltivazione delle palme rappresenti un fattore economico collegato all'attività agricola o vivaistica». (Comunicato stampa)

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