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lunedì 27 aprile 2009

Grande partecipazione alla raccolta di firme per dedicare una strada della città a Fabrizio Quattrocchi

Castellammare di Stabia - Grande partecipazione alla raccolta di firme, promossa dai giovani del Circolo della Libertà di Castellammare di Stabia, con lo scopo di dedicare una strada della città a Fabrizio Quattrocchi. Era il 14 aprile 2004 quando il giovane italiano dopo essere stato rapito in Iraq fu ucciso da alcuni terroristi del gruppo "Falangi Verdi di Maometto". All’atto della morte Quattrocchi sfidò i terroristi pronunciando la seguente frase: "Adesso vi faccio vedere come muore un italiano". Per questo, con decreto del 13 marzo 2006, il Capo dello Stato Carlo Azeglio Ciampi conferì a Fabrizio Quattrocchi la medaglia d'oro al valor civile perché “con eccezionale coraggio ed esemplare amor di Patria, affrontava la barbara esecuzione, tenendo alto il prestigio e l'onore del suo Paese”. «Il nostro – spiega Massimiliano Zurlo, responsabile del movimento giovanile – è l’ennesimo impegno coerente con i valori della libertà e dell’amor patrio. Siamo contenti che, al di là delle strumentalizzazioni, Castellammare ha capito che Quattrocchi è stato un vero eroe che va ricordato con una strada cittadina. Ho visto molti giovani che firmavano, ciò è un fatto positivo che mi riempie di orgoglio». Soddisfatto anche Antonio Sicignano, vicepresidente dei Circoli della Libertà della Campania e presidente del circolo stabiese. «Nei giorni scorsi ho sentito telefonicamente Maurizio Agliana, uno degli ostaggi italiani che ha condiviso la prigionia con Quattrocchi. Mi ha promesso – aggiunge - che quando depositeremo le firme in Comune potrebbe venire anche lui. Ho sentito per email anche Graziella Quattrocchi, sorella di Fabrizio, la quale mi ha chiesto di essere informata sugli esiti. A loro dico che Castellammare ha dimostrato di non dimenticare il gesto di Fabrizio. La città è dalla sua parte e chiede un gesto importante per Fabrizio. Vogliamo “via Fabrizio Quattrocchi”». Aggiunge Sicignano: «Quattrocchi era in Iraq per svolgere servizi di scorta e fu rapito perché italiano. In quel momento tutti, al suo posto, avrebbero rinnegato la propria nazionalità, che gli stava provocando la morte. Fabrizio, invece, in questo importante momento, ha dimostrato il suo grande amore per il suo paese ed ai terroristi che lo uccidevano perché italiano lui rispose “vi faccio vedere come muore un italiano”». Erano presenti alla manifestazione ed hanno apposto la loro firma anche l’imprenditore antiracket Sergio Vigilante, che vive sottoscorta da cinque anni, ovvero quando ha denunciato i suoi aguzzini, il presidente dell’associazione “Sorriso” ed i consiglieri comunali del Pdl, Lorenzo Esposito ed Ida Scarpato, quest’ultima autenticherà le firme.

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