A Repubblica Napoli i moderati, quelli di estrazione popolare, col pedigree più vicino al segretario nazionale Dario Franceschini, fanno un ragionamento che non fa una piega. Passata la Pasqua e Pasquetta, martedì si presenteranno alla direzione regionale del Pd, dove verranno decise le candidature europee, e diranno: Montemarano è espressione dell´area Bindi; Cozzolino di Bassolino; i due uscenti, Pagano e Losco, hanno dietro il gruppo liberal degli ex Ds e i rutelliani; e i popolari, per l´appunto, l´asse portante del partito che deve sostenere anche il viaggio di Luigi Nicolais alla Provincia, dove sono? Lo stesso Paolo Macry da il Corriere del Mezzogiorno, dice che il turnover degli assessori, com’è noto, ha avuto l’effetto di decapitare il centro ex-popolare, eliminando un partner già molto potente. Della vecchia Margherita, a Palazzo Santa Lucia è rimasto il solo Valiante, una sorta di residuato bellico. A questo punto, Antonio Valiante, ex demitiano di ferro, numero due dell’esecutivo regionale, il diplomatico che ha speso la sua faccia per rappresentare Bassolino nei giorni più duri dell’emergenza rifiuti, interviene dal Corriere del Mezzogiorno, e non rinuncia a tirare qualche colpo di fioretto allo stesso Montemarano, così come al senatore salernitano Alfonso Andria che ieri sempre dal Cormez si è chiesto come Valiante potesse sentirsi a proprio agio dopo l’ennesima limatura della rappresentanza moderata nella giunta: fuori l’ex popolare Montemarano, dentro l’ex diessino Mario Santangelo.
Cari Iannuzzi e Bindi, ma dov’era la buona sanità?
Vorrei chiedere a questi burocrati della politica, se è possibile avere, tra tanti esponenti di così tante aree, anche un esponente dei cittadini.
RispondiEliminaBuffoni, ecco cosa siete.