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domenica 24 maggio 2009
Banco di Santa Croce. Al via un progetto per la tutela del sito sottomarino
Vico Equense - Il consiglio comunale ha approvato all’unanimità un progetto di tutela e di sviluppo di un sito marino di eccezionale valore naturalistico e biologico. Si tratta della formazione sottomarina nota come banco di Santa Croce, situata nel territorio di Vico Equense ad una distanza di circa 0.5 miglia dal promontorio di Punta Capo d’Orlando. Già oggetto di studio da parte del mondo scientifico sin dall’ 800, negli anni 90 fu inserito all’interno del costituendo Parco Marino Punta Campanella addirittura come zona A, al pari dello scoglio del Vervece e di Vetara, in ragione della sua elevata biodiversità e per il suo fondamentale ruolo nell’equilibrio dell’ecosistema circostante. Ma successivamente, per ragioni non note, il Banco fu stralciato dal parco. Nel giugno 1993, su proposta dell’associazione Marevivo, il Ministero della marina Mercantile con apposito decreto decise di istituire la Zona di Tutela Biologica Z.T.B. “Banco di Santa Croce” vietando la pesca sia professionale, sia sportiva in un’area di 300mt di diametro. In consiglio la illustrazione del progetto fatta dal consigliere Antonio di Martino, che ne è anche il promotore e curatore per conto degli assessorati all’Ambiente ed al Turismo, è stata preceduta dalla proiezione di un filmato e da un breve intervento della delegazione cittadina della capitaneria di Porto. Il consigliere comunale e capogruppo del PDL Antonio Di Martino ha rilasciato la seguente dichiarazione “ Il progetto è nato soprattutto per tutelare una eco risorsa che rappresenta una sorgente di biomassa di primaria importanza esportata per tutta la zona circostante e quindi anche di pescato di cui beneficia o dovrebbe beneficiarne soprattutto la piccola pesca artigianale locale. Invece dalla istituzione della ZTB il sito sommerso, sempre oggetto di studi e di raccomandazioni per la sua tutela, fatta da primari studiosi e istituzioni scientifiche come il nostro Anthon Dohrn, vivacchia tra: la buona volontà dei singoli amatori, dei diving della zona, la dedizione degli uomini della locale Capitaneria di Porto, e le incursioni di pescatori di frodo e cianciole pirata, per lo più provenienti dai comuni vesuviani, che fanno scempio della secca e dei fondali circostanti anche con tecniche di pesca distruttive. A questo si è poi sempre di più aggiunto l’attività di immersione sportiva che porta sul sito una grande quantità di subacquei anche inesperti che provocano ulteriori danni al delicato ecosistema. Con la collaborazione fondamentale dei pochissimi diving del territorio, che storicamente operano sul sito e lo promuovono, e delle associazioni subacquee amatoriali del territorio come “gli amici del Banco” e della “J.Cousteau”, ovviamente in collaborazione con gli assessorati all’ Ambiente e al Turismo, crediamo di aver concretizzato in pochi mesi un aspettato di molti anni. In pratica il Consiglio ha votato per dichiarare la ZTB di interesse pubblico per le sue valenze Naturalistiche, Biologiche e Turistiche. In effetti l’idea è quella di ottenere in esclusiva l’affidamento del sito sommerso e di sperimentare un percorso di efficace tutela ad alta fruibilità, alternativo a quello classico degli enti parco, gestendo la eco risorsa a livello locale in piena collaborazione e condivisione con gli operatori del mare: come pescatori e diving del territorio, di modo che l’azione di tutela, rafforzata con segnalazione in mare e la collaborazione anche della protezione civile, dei volontari, degli enti scientifici e della Capitaneria di Porto, produca la creazione di un nuovo ed originale attrattore turistico di cui la città ha davvero bisogno e una ricchezza indotta per la piccola pesca locale . In più potremo chiudere un gap concorrenziale sul piano della offerta turistica con i comuni vicinori che già da tempo hanno nella subacquea e nel relativo indotto un ricco mercato ed un attrattore in più rispetto a Vico Equense. La approvazione anche da parte delle minoranze consiliari dà assicurazione a tutti sulla bontà e sulla fattibilità del progetto”. (Francesco Di Maio Portavoce del Sindaco)
7 commenti:
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A me non interessa se il progetto sia buono o se lo approva anche la squallida minoranza.
RispondiEliminaA me interessa il fatto che l'amministrazione telearredo è contro l'ambiente e lo dimostra ogni giorno, ogni ora, ogni minuto.
Che pena...
Addio mia bella Vico, in mano a chi sei finita...
RispondiEliminapurchè poi non si debba pagare qualche associazione o qualche privato
RispondiEliminaper fare delle immersioni .
sta proprio di fronte ai bichini.
Questo progetto e' stato realizzato proprio per sventare appropriazioni "indebite" da parte di chi vuole trarre solo, ed in modo eclusivo, vantaggio economico senza la tutela ambientale (leggi Scarselli).
RispondiEliminaIl Banco di Santacroce puo' essere il punto di partenza per un diverso tipo di turismo e puo' aggiungere una nuova offerta turistica. Ovviamente se ben sfruttata.
Io non credo a nulla che fa questa amministrazione.
RispondiEliminaNulla.
Voglio proprio vedere , da questa amministrazione niente è fatto per il bene della collettività.
RispondiEliminaAnonimo, perchè parli così?? offendi tutte quelle persone che hanno studiato, elaborato, e prodotto un progetto a titolo completamente gratuito e senza interesse alcuno!!
RispondiEliminaCaro anonimo, sicuramente non sei un sub, e forse neanche conosci il banco di Santa Croce; per cui, perchè prima di sparare con la tua pistola caricata a merda, non ti informi e cerchi di capire??