In queste ore la mia immagine è finita su diversi giornali, con titoli a caratteri cubitali, per un’inchiesta portata avanti dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Mi è stato notificato un avviso di garanzia e sono stati perquisiti la mia abitazione e gli uffici dell’assessorato alla ricerca di eventuali prove di un mio presunto coinvolgimento in una vicenda relativa alla consumazione di reati contro la Pubblica Amministrazione. Non ho mai saputo nulla della vicenda amministrativa alla quale si fa riferimento. Non ho mai interferito nell’istruttoria e nell’adozione di atti che sono di esclusiva competenza dell’apparato amministrativo. Si tratta di un iter cui sovraintendono funzionari di varie amministrazioni, oltre a quella regionale, che sono competenti per legge a esaminare le pratiche, verificarne i requisiti ed eventualmente concederne le autorizzazioni. Ho appreso solo dai giornali i fatti. E, per quanto sia stata grande l’amarezza per ciò che mi stava accadendo, ho dato disposizioni affinché fosse ricostruita con rigore l’intera sequenza degli atti amministrativi. Nel merito dell’indagine posso affermare di non aver mai ricevuto, nonostante fosse del tutto legittimo, qualsivoglia soggetto interessato alla realizzazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili nei Comuni di Atena Lucana e Pignataro Maggiore. Ho appreso, poi, che avrei incontrato, in riferimento alla realizzazione di un impianto nel Comune di Reino, un imprenditore a ciò interessato. Non posso escludere di averlo fatto, occasionalmente, in una delle numerose manifestazioni pubbliche cui partecipo e dove incontro centinaia di persone. In ogni caso nulla sarebbe cambiato nei miei comportamenti e nelle mie valutazioni. Relativamente a questa pratica amministrativa, sono stato informato in queste ore dai dirigenti che il soggetto proponente non ha ottenuto alcun tipo di autorizzazione. Come sono stato informato che nessuno degli impianti in questione ha ricevuto finanziamenti regionali. Infine, ho sempre avuto fiducia nei funzionari, nei dirigenti e nei collaboratori dell’assessorato, dei quali ho apprezzato la competenza, il disinteresse personale e soprattutto la fedeltà al ruolo e ai doveri derivanti da un pubblico incarico. Se risultasse dalle indagini che qualcuno di loro è responsabile dei fatti addebitati avrebbe, in primo luogo, tradito la mia fiducia. Il mio auspicio è che i tempi relativi all’indagine siano i più rapidi possibile nell’interesse della giustizia e delle istituzioni democratiche. (Andrea Cozzolino)
Cozzolino davanti ai delegati del Pd «Sotto accusa, ma ho le mani pulite»
Nessun commento:
Posta un commento
La qualità e l’efficacia del blog dipendono quasi interamente dai vostri contributi. Si raccomanda, perciò, attinenza al tema, essenzialità e rispetto delle elementari regole di confronto. I messaggi diffamatori, scritti con linguaggio offensivo della dignità della persona, razzisti o lesivi della privacy, pertanto, non saranno pubblicati.