Vico Equense - L’11 maggio 2009 il segretario comunale ha notificato all’ex comandante dei vigili urbani Michele Tatarelli il provvedimento di sospensione cautelativa. “E’ un provvedimento che non mi ha sorpreso”. Replica il diretto interessato attraverso una nota inviata ai colleghi. “E’ un atto, però, che mi impone di contestarne e smentirne le motivazioni addotte e poste alla base del provvedimento in almeno due punti che riguardano la ritenuta strumentalizzazione del rinvio a giudizio:
1) nel 2004 – 2005 – si legge – il sottoscritto Comandante della Polizia Municipale per far fronte alla esigenze contingenti dell’Amministrazione Comunale, nonostante personale tecnico in servizio, non resosi disponibile, assume ad interim la responsabilità del settore “Urbanistica” e nel corso della attività di gestione, contestualmente a quella della Polizia Municipale, Ecologia, Ambente, Protezione Civile e Viabilità, rilascia un’autorizzazione in sanatoria istruita dal personale tecnico in forza al predetto settore urbanistica (vi è in corso procedimento penale e pertanto si omettono considerazioni e valutazioni personali);
2) il 7 aprile scorso il sottoscritto è stato rinviato a giudizio dal GIP del Tribunale di Torre Annunziata perché imputato del reato di truffa aggravata per un danno pari a quello subito dal Comune di Vico Equense (cioè non quantificato) in relazione alla liquidazione di orario di lavoro risultante dai cartellini marcatempo e non espletato perché contestualmente altrove (il periodo in questione è compreso tra il 1998 ed il 2006, nel corso del quale le anomalie rilevate sono inferiori all’1% e comunque discutibili e come già rappresentato inefficaci a produrre danno all’Amministrazione Comunale che al contrario è stata ben ristorata da una considerevole eccedenza di lavoro extra a quella contrattuale e mai remunerato e/o chiestone il recupero). Ai predetti fatti – continua Michele Tatarelli – non è disgiunta la questione relativa agli incarichi esterni e conferiti da enti pubblici ed esplicitati dal sottoscritto sempre nello stesso periodo compreso tra il 1998 ed il 2006. Sebbene per ciascun incarico sia stata riscontrata (…) la richiesta dell’ente pubblico al Sindaco di Vico Equense, il riscontro di quest’ultimo con proprio N.O. motivato e articolato, la delibera di conferimento di incarico e la trasmissione di copia al Comune di Vico Equense, il quale annualmente, come previsto ha comunicato gli estremi ed il tipo di incarico all’Ufficio delle Anagrafe delle prestazioni (…) e, il sottoscritto versate le previste ritenute a conguaglio in sede di dichiarazione dei redditi, in data 1° luglio 2008 il Segretario e Direttore Generale ha avviato la procedura per il recupero di dette somme non avvertendo alcuna esigenza di tutela per l’Ente nell’agire unilateralmente, ovvero in assenza di pronunzia dell’Autorità competente”. “E’ una grave strumentalizzazione – conclude Tatarelli – collegare il ritenuto danno relativo alle timbrature in contestazione, non quantificato che in ogni caso non potrebbe superare i mille euro nei sette anni presi in esame, con la somma riscossa per aver svolto incarichi conferiti da enti pubblici nel rispetto della procedura seguita e che allo stato non risulta invalidata e/o annullata. Mai potrebbe considerarsi danno e/o truffa in danno del Comune di Vico Equense”.
poveretto, ma cosa ha fatto di tanto male per essere trattato in questo modo? Potreste farcelo sapere pubblicamente?
RispondiEliminacome è strano il comandante Tatarelli è stato sempre così buono con tutti, vigilli, commercianti, ristoratori, proprietari di case, perchè gli stanno facendo questo? Vogliamo sapere la verità.
RispondiEliminaSeguendo l'intera vicenda sui giornali, Tatarelli avrebbe ricoperto l'incarico di Comandante dei Vigili contestualmente anche presso i Comuni di Cicciano, Sant'Anastasia, liveri e Marigliano durante le ore di servizio prestate nel comune di Vico Equense, attraverso la falsificazione dei cartellini marcatempo.
RispondiEliminaNon solo, l'amministrazione Comunale di Vico Equense contesta al Tatarelli, la causa civile che egli stesso ha avviato, unitamente a tutto il corpo dei VV.UU, dinanzi al giudice del lavoro per ottenere il riconoscimento e il risarcimento per danno biologico ed usura psicofisica per il periodo dal 1999 al 2006. Stesso periodo in cui avrebbe ricoperto gli altri incarichi esterni.