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sabato 27 giugno 2009
Provolone del Monaco, il disciplinare

4 commenti:
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Non sono un competente e, quindi, non so quale latte sia necessario per fare un buon provolone del monaco. So solo che "mi piace", ma so anche che non ci sono tante mucche di razza agerolese. Eppure del prodotto Doc o Dop che sia se ne vende tanto....come lo fanno? Gradirei il parere di qualche vero esperto non particolarmente interessato e/o di parte. Grazie
RispondiEliminaTe lo dico io: i controlli sono labili o inesistenti.
RispondiEliminaGirano mazzette a gogò e lo stesso "disciplinare" del Provolone è una boiata pazzesca: nessuno avo si è mai sognato di fare il provolone mischiando 20% di una vacca 10% di un'altra, ecc.
Una stupida invenzione alla Slow Food per raccattare qualche danaro inventando panzane.
Leggo con piacere che le regole sono difficili da digerire. Un disciplinare caro anonimo (e facile parlare di mazzette, etc. in questo modo!!!)deve essere rispettato, mentre il niente è più facile gestirlo in modo non trasparente; comunqe quando vuoi sono a disposizione per qualsiasi confronto(vincenzo.peretti@unina.it). @Aldo: le vacche di razza agerolese iscritte al registro Anagrafico AIA sono 350 e per questo è stato introdotto che almeno il 20% sia prodotto da questa razza, mentre il restante 80% deve essere cq prodotto nei 13 Comuni dell'area DOP. Se vuoi maggiori info contattami (l'e.mail è scritta sopra)quando vuoi. Ciao
RispondiEliminaVolendo anche presumere che i 350 bovini di razza agerolese iscritti nel registro Anagrafico AIA fossero tutti vacche in lattazione, il latte da queste prodotto non potrebbe mai e poi mai costituire il 20% del latte per le decine di quintali di provolone del monaco, prodotto ogni anno dai caseifici dei Monti Lattari.
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