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mercoledì 10 giugno 2009

Vincitori e vinti …

Vico Equense - Il primo round dello scontro interno al PDL si è concluso con un sostanziale pareggio numerico. 2086 a 2199. Due le anime in campo. Il Primo Cittadino si è schierato apertamente per il consigliere di maggioranza Giuseppe Guida, così come gran parte della Giunta e dei consiglieri comunali che costituiscono il gruppo PDL. Il potere dell’amministrazione raccoglie 2199 voti, contro i 2086 tirati su da Tommaso Iozzino, referente del gruppo che fa capo all’ex Vice Sindaco Giuseppe Dilengite. Un centrodestra che ha inteso regolare i conti interni alla maggioranza amministrativa con un braccio di ferro. Questa omogeneità di risultati, però, se si vuole dare un valore politico al voto delle provinciali, non penalizza nessuno dei contendenti. Il centrodestra, in ogni caso, è prevalenza numerica in Città. Se il PDL si conta, anche nel PD una parte ha deciso di stimare la propria forza, puntellando la civica di Nicolais. 579 i voti rastrellati: pochi per condizionare gli equilibri interni. 1336, invece, la forza messa in campo da Elio Coppola, candidato ufficiale del partito di Franceschini. Naturalmente, questa crepa, se irrilevante dal punto di vista numerico, impone una coraggiosa ed approfondita riflessione politica sulla situazione del partito e sulle prospettive future. Il Pd deve riconoscere al più presto che la miscela di cui è ora fatto è indigeribile per chiunque vorrebbe un riformismo dotato di qualche senso. Soddisfazione, al contrario, nell’Italia dei Valori. L'orientamento nazionale premia il partito di Di Pietro che si attesta con Giovanni Caso a 803 voti. Un risultato che nasce dall'impegno, e dalla passione politica, di un gruppo di giovani che non vuole stare solo a guardare, ma vuole partecipare al cambiamento della Città.

11 commenti:

  1. Gentile redattore, gentile ma scordarello. il gruppone dei scissionisti facenti capo al dilengite (?) non sono pochi amici che tirano su dei voti contro il potere. intanto erano una vera armata motivatissima e ferocemente impegnata a prendere il fatidico voto in piu' che non c'e' stato. con loro: dilengite, davino, imperato, cuomo, francomario, astarita ferdinando,antonio parlato, cioffi peppe, diversi canavale, assessore guidatreossa, assessore espositolello, ma in piu' c'era il simbolo di berlusconi che si faceva votare da solo e che vale a vico, grazie al lavoro decennale del sindaco cinque almeno 1000 voti senza chiedere niente a nessuno oltre ad iozzino che era comunque un consigliere provinciale uscente. a ben vedere una vera debacle degli scissionisti. dall'altro lato: forse il sindaco, sicuramente il gruppo consialiare del pdl tutti e 6 ex forza italia, di cui alcuni come il savarese praticamente fermi elettoralmente causa di forza maggiore familiar-venator-medicale. l'attivo dimartino-pizzo solitariamente impegnato maggiormente nel fare caciara, il vanacore che voleva i voti dalla piazza, meglio se presi colla frescura serale e pochi altri. ma soprattutto facendo votare una lista sconosciuta con un candidato altrettanto poco conosciuto. E con gli elettori fedeli non avvicinati per motivi di tempo, che per votare l'amico del sindaco hanno messo la croce sul simbolo PdL. caro redattore la tua analisi appare moltissimo superficiale.

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  2. C'è un altro dato che emerge chiaro: In casa PD c'è un gruppo che appoggiava (giustamente) il candidato ufficiale del partito E. Coppola e un altro gruppo (Cardoniani e Tarantelliani) che supportava (erroneamente) il candidato della lista Nicolais col chiaro intento di contarsi.
    I risultati hanno decretato ancora una volta (vedi primarie) la sconfitta del secondo gruppo: sarebbe ora di meditare e di trarre le dovute conclusioni.
    Complimenti agli amici di IDV!!!

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  3. Individuare un leader per il centrosinistra al più presto, bisogna presentare un progetto alternativo per recuperare consensi. Senza una figura di rilievo capace di aggregare ed allargare la coalizione di centrosinistra, la guerra interna, chiunque vinca, rimane tutta nel centrodestra che con il 70% dei consensi continuerà ad amministrare per i prossimi anni.

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  4. La guerra interna al PD ci sarà sempre finchè ci rimarranno i Cardoniani e i Tarantelliani.
    Non è questione di leader...nè di progetti alternativi!!!
    L'unico progetto veramente alternativo sarebbe fare una bella pulizia in casa scopando fuori le mele marce e poi lavorare ai problemi del partito senza doversi continuamente guardare le spalle....dagli amici!!!
    Mastro Lindo

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  5. 1) Al primo anonimo dico: Cesaro non è un candidato poco conosciuto: è carta conosciuta nell'hinterland napoletano, alla magistratura e alla Capacchione che io ho votato, mentre tu hai votato Cesaro, vergogna.

    2) Al secondo dico: quali sarebbero le conclusioni? Spadaro e Trignano sono già fuori: la conclusione è sostenere Morelli.

    3)Ergo, il nuovo leader è già stato individuato: leader sono per aver resistito egregiamente agli attacchi dei rantoli rancorosi. Mi dispiace solo per Arianna Verde, mah...

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  6. Ormai osservo esternamente la politica della sinistra (si può ancora chiamarla così???) da qualche anno. Sinceramente non ho mai visto persone con minore senso di responsabilità. Non si fanno programmi, non ci si impegna su nessuno dei temi che risolvono dei problemi reali non si cerca di far rinascere quel movimento che aggregava le persone iintorno a obiettivi precisi e tipici della sinistra.
    Si decide solo a tavolino con dei nomi scritti su di un foglio, che sia a casa di Taranto o a casa di Spadaro e così via.
    Possibile che persone con tanto passato tra PCI-PDS-DS abbiano dimenticato gli insegnamenti di Berlinguer e di una classe politica così ricca di tradizione e di esempi da seguire?
    Che memoria corta poveri noi, com'è possibile che esista un italia che si unisce attorno a principi così deteriori come quelli del centrodestra e noi che di ideali da seguire ne abbiamo avuti tanti fatichiamo a trovare qualcuno a cui rivolgerci chiamandolo "compagno"?

    Che disperazione, che classe politica miope, è caduto il muro di Berlino, alla Casa Bianca c'è un afroamericano e noi a Vico Equense abbiamo ancora questa guerra basata sul niente tra Cardoniani, Spadariani, Tarantelliani e chi più ne ha più ne metta.

    Che male abbiamo fatto per meritarci tutto questo?

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  7. non è più politica .Quando manca un progetto non è più politica ,caro sognatore.noi litighiamo e Bossi reclama le gabbie salariali.

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  8. Va bene tutto, però vi posso assicurare che spadaro e gli spadariani non ci sono più.
    Poi potete continuare sempre a pensare che ci siano i fantasmi.

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  9. la lotta all'interno del PD vicano non è politica :è qualcosa altro.E' personale ed espressione di comportamenti adolescenziali tipici dei bulli.NON c'è alcun confronto politico ma voglia esagerata di far fuori chi tocca il giocattolo non attraverso una dinamica corretta , anche bella ed affascinante , che è quella del congresso ma facendo del MALE.IL MALE DIABOLICO TIPICO DI UNA SETTA. Lo hanno già fatto in passato lo stanno facendo di nuovo oggi sempre con lo stesso copione ma con più cattiveria.Non leggo politica ma amoralità all' infinito. MI auguro che questo maleficio non abbia consensi ma spinga gli iscritti all'indignazione.

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  10. Nessuna la lotta. La lotta presuppone almeno due contendenti. Invece a Vico c'è una parte che lotta da sempre contro un'altra parte che invece cerca di lavorare: contro Spadaro, contro Trignano, e ora contro Morelli.
    Insomma, tanto peggio tanto meglio.

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  11. Un ex dirigente del PD si è accorto che il partito ha perso. Trovo ridicolo - ma è invece pazzesco - che chi non ha votato il PD abbia però la faccia tosta di esternare pure. L’idea di farsi da parte, e di lasciare spazio, non gli viene neppure in mente.

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